L’Istat certifica l’aumento delle vittime della strada, in Piemonte hanno sanzionato un ubriaco a cavallo e Spotify si impegna per la sicurezza al volante.
Altro che dimezzamento delle vittime da incidenti stradali entro il 2020, proposto dalle autorità italiane ed europee: nel nostro Paese – secondo i dati 2017 resi noti dall’Istat – ci sono stati più morti rispetto all’anno precedente (+2,9%), nonostante un lieve calo di sinistri e feriti (rispettivamente -0,5 e -1%), i numeri corrispondenti sono: 3.378 decessi, 174.933 incidenti e 246.750 feriti, di cui oltre 17.000 gravi.
Dal Rapporto ACI-ISTAT si scopre che gli anziani (75-79 anni) sono le prime vittime, il 7,8% del totale, ma è per i motociclisti (+11.9% di morti) e i pedoni (+5,3%) che suona l’allarme, mentre fra i ciclisti si registra un calo del -7,6%.
Eppure si può essere denunciati per guida in stato di ebbrezza anche in groppa a un cavallo e rischiare di rimetterci la patente della macchina! E’ successo l’altra sera nel Canavese a un uomo di 45 anni, fermato dalla polizia mentre conduceva il suo cavallo vagando a zig zag per le strade di San Bernardo d’Ivrea, completamente ubriaco.
A dire il vero, quando gli agenti lo hanno raggiunto l’uomo era a terra, disarcionato, forse per non aver sistemato bene la sella. L’alcoltest ha confermato l’evidente stato di ubriachezza, che è costato al 45enne la denuncia per “guida” in stato di ebbrezza e una segnalazione alla prefettura per la sospensione della patente.
Del problema della sicurezza in auto ha deciso di farsi carico anche Spotify, la piattaforma per ascoltare musica in streaming con 75 milioni di utenti paganti in tutto il mondo, che starebbe sperimentando una nuova interfaccia di sicurezza per l’uso collegato a dispositivi Bluetooth, fra i quali i sistemi multimediali delle vetture. La novità, consisterebbe in una diversa interfaccia estremamente asciutta e minimalista in grado di attivarsi automaticamente quando il telefono è collegato a dispositivi Bluetooth.
