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La direttiva green mette pressione a famiglie e imprese

La direttiva "case green" spinge famiglie e imprese a fare i conti con costi di adeguamento elevati. Incentivi governativi sono fondamentali per supportare l'edilizia e l'efficienza energetica

Approvata la direttiva “case green”, le imprese e le famiglie tremano. Chi ha un immobile, ma non il denaro per adeguarsi alle nuove misure, sta persino pensando di venderlo.

Richieste di incentivi governativi per le imprese e i cittadini

La CNA del Veneto prende posizione e chiede al governo incentivi ad hoc per sostenere imprese e cittadini. Ammesso che ci sia la volontà dei governi a fornire sostegni economici, l’impresa, comunque, sembra davvero titanica. Soprattutto a giudicare dagli stessi numeri diffusi dall’Associazione delle imprese artigiane.

In tre anni, il superbonus, costato 109 miliardi di euro, è servito ad isolare il 4% degli edifici di tutto il paese e ad ottenere un risparmio energetico pari al 3%. Facendo le debite proporzioni, sono le parole del Presidente della CNA Veneto, Moreno De Col, ci vorrebbero 5 super bonus per raggiungere, entro il 2030, come chiesto dall’Unione Europea, l’efficientamento energetico previsto dalla direttiva.

Fondamentali anche gli aiuti per sostenere l’efficienza energetica nel settore edilizio

Ancora più improbabile sembra il traguardo di emissioni zero entro il 2050. In Italia, quasi l’84% delle famiglie vive in case di proprietà, mentre, ad esempio, in Germania e in Svizzera la percentuale scende sotto il 50%. Questo significa che la metà degli immobili appartiene a società immobiliari più attrezzate finanziariamente per sostenere i costi di adeguamento.

Senza incentivi non ci saranno interventi. La conferma arriva in questi mesi in cui, con il definitivo abbandono del superbonus e con il blocco della cessione dei crediti e dello sconto in fattura, c’è una minore richiesta di interventi. Si prevede, infatti, che il 2024 sarà un anno di stallo per l’edilizia.

Moreno De Col, Presidente CNA Veneto, dichiara: “Il CNA Veneto chiede, quindi, alle istituzioni che ci sia una razionale e stabile programmazione di incentivi per il settore dell’edilizia a medio e lungo periodo. Le imprese, ora, hanno bisogno di questo.”

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