I reperti archeologici mesoamericani, parte di un corredo funebre
Il pendente in oro a doppia figura, della cultura del Gran Coclé di Panama (650-1520 d.C.), raffigura due guerrieri in atto di ostentare un’insegna da guerra e un lancia-dardi. Il reperto è parte di un corredo funebre di un personaggio di alto rango, quale un capo, un sacerdote o uno sciamano.
Vi è poi la statuina fittile appartenente alla cultura Nayarit, Messico nord-occidentale (100 a.C. – 300 d.C.), anch’essa parte di un corredo funerario. Realizzata con ceramica d’impasto rossiccio, a cottura ossidante, e con ingobbiatura in bianco crema e pittura in rosso. È una figura femminile inginocchiata, con gli arti superiori abbozzati e protesi in avanti. La figura è ornata da una collana, a più giri, di grani circolari rossi.
Il ruolo del Nucleo CC per le indagini svolte
Le indagini sono state avviate dal Nucleo CC TPC nell’ottobre 2020, nell’ambito di un’attività ispettiva della Soprintendenza A.B.A.P. per il Comune di Venezia e Laguna. A termine indagini, nel settembre 2023 il Tribunale di Venezia ha disposto la confisca dei beni. Due di questi sono stati assegnati al Museo delle Civiltà di Roma, 33 alla Soprintendenza di Venezia. La collaborazione con istituzioni e l’uso di esami tecnici hanno permesso di contrastare il traffico illecito di reperti archeologici e di restituirli al patrimonio pubblico.
Il Nucleo CC TPC di Venezia si impegna attivamente nel contrastare il traffico illecito di reperti archeologici. Attraverso controlli frequenti nei negozi specializzati e la segnalazione di studiosi e appassionati, collaborando con gli uffici centrali e periferici del MiC, si sforza di riportare al patrimonio pubblico reperti che raccontano la storia di territori e comunità. Questo impegno preserva testimonianze materiali di inestimabile valore culturale e permette anche alla collettività di fruirne pienamente.
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