Nicky Jam e Pussy Riot alla finale dei Mondiali di calcio a Mosca, mentre a New York i Foo Fighters hanno condiviso il loro palco con un paio di celebrità.
La finale dei mondiali di calcio, vinta dalla Francia per 4 a 2 sulla Croazia, è stata anticipata – allo stadio Luzhniki di Mosca – dalla cerimonia si chiusura del torneo che ha visto sul palco i tre interpreti della “canzone di Russia 2018”, “Live it up”: Will Smith, Era Istrefi e Nicky Jam, che ha celebrato – in mondovisione – il collega di reggaeton J Balvin indossando una maglia con il viso dell’amico, che ha anche postato su Instagram, ricevendo l’immediata risposta dell’omaggiato.
Durante la partita c’è stata un’invasione di campo da parte di alcuni membri del collettivo punk rock Pussy Riot (QUI con il croato Vida, QUI con la nuova stella francese Mbappé), schierato contro le politiche del presidente Putin. Le autorità hanno accusato i quattro militanti (tre donne e un uomo) di «violazione dei diritti degli spettatori» e di uso «illegale» di uniformi della polizia, con la prospettiva di una multa tra 41 e 136 euro, oppure fino a 160 ore di lavoro socialmente utile, insieme al Daspo che vieterebbe loro di assistere a eventi sportivi ufficiali per un certo periodo.
Sorprese anche a New York, l’altra sera al concerto dei Foo Fighters di Dave Grohl, che a un certo punto ha chiamato sul palco John Travolta (QUI il video), e la band si è lanciata in una versione rock di “You’re the one that I want”, uno dei classici della colonna sonora del film “Grease”.
Più tardi, quando Taylor Hawkins ha abbandonato la batteria per cantare “Stay with me”, il suo posto è stato preso da Chad Smith (VIDEO), storico batterista dei Red Hot Chili Peppers, a sancire un amicizia ormai ventennale fra i due gruppi, nata nel corso di un tour congiunto degli Stati Uniti nel lontano 1999.
