Economia e società

Jesolo: oltre 100 hotel già aperti, prenotazioni in aumento

AJA comunica buone indicazioni: sarà la prima Pasqua dal 2019 ad essere vissuta

Sarà la prima Pasqua dall’inizio della pandemia ad essere vissuta, tra hotel pronti a ricevere i suoi ospiti e locali già allestiti. Per l’Associazione Albergatori di Jesolo questo rappresenta una nota positiva, che va oltre ai dati statistici sulle presenze.

Hotel aperti a Jesolo

I numeri parlano di oltre 100 strutture ricettive alberghiere aperte a Jesolo. Queste sono circa la metà rispetto al 2019, quando Pasqua si festeggiò il 21 aprile e in una stagione che si rivelò da record in fatto di presenze. Ma sono comunque molto di più del 2020 (Pasqua fu il primo aprile), quando ad aprire furono non più di una settantina di hotel.

Alberto Maschio, Presidente AJA

“Nel 2020 eravamo completamente chiusi, senza avere alcuna certezza sul domani. L’anno dopo avevamo qualche attività avviata, ma con una situazione ancora molto instabile. I Paesi nostri amici dal punto di vista turistico, vedi la Germania, avevano il lockdown in corso, o comunque un divieto a raggiungere le località di villeggiatura. Per questo non possiamo che guardare con favore ai numeri che stiamo registrando in questi giorni,” ha detto Alberto Maschio.

Per il presidente AJA c’è un cauto ottimismo per la stagione. “Una estate che si preannuncia con un segno positivo in fatto di presenze. Questo è dovuto anche al fatto che, rispetto al 2021, la città potrà essere vissuta in un arco temporale decisamente più lungo. Da questo punto di vista le imminenti festività tedesche potranno fare  a differenza. Se, dunque, l’andamento pandemico andrà verso un continuo miglioramento e se le condizioni economiche generali potranno cambiare almeno in parte, potremo parlare di una stagione nella sua interezza, con risultati che non dipenderanno più da fattori esterni”.

L’occupazione media negli alberghi

Per quanto riguarda l’occupazione media negli alberghi, secondo quanto registrato dal sistema H-Benchmark, ad oggi si parla del 45% circa (nel 2019 era del 51% allo stesso periodo). Il 50% circa è clientela italiana, quindi austriaca e tedesca (per la brevità del periodo di vacanza, ci saranno molti più turisti dall’Austria rispetto alla Germania).

“Con il fenomeno last minute sempre più accentuato, contiamo di avere un aumento delle prenotazioni molto sotto data. Il segnale va, in ogni caso, registrato in modo positivo. Questo è un momento in cui, rispetto al recente passato, possiamo vivere con più in serenità e con condizioni mutate e che ci permettono di accogliere serenamente i nostri ospiti anche in questo periodo Pasquale. Ai numeri va data anche un’altra lettura. I sacrifici che le famiglie italiane sono costrette a fare a causa dell’aumento di luce, gas e carburanti, oltre alle materie di prima necessità, hanno certamente inciso sulla decisione di prendersi qualche giorno di vacanza,” ha commentato Alberto Maschio.

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