Cultura e Spettacolo

NewsStupefacenti: Canapadua a Bassano d.G. e la cocaina nei fiumi

Polemiche, in Veneto, per Canapadua in programma a Bassano, mentre una ricerca illustra gli effetti nocivi – sui pesci – della cocaina presente nei fiumi.

Come saprete, il Consiglio Superiore della Sanità ha bocciato la libera vendita di “marijuana light” e l’argomento continua ad alimentare polemiche, specialmente in Veneto, dove l’assessore regionale Elena Donazzan chiede di bloccare Canapadua: Canapa Expo Benefit, una tre giorni di incontri e tavole rotonde su prodotti, usi e innovazioni della cannabis, nell’uso medico, farmaceutico e industriale, con l’intervento di esperti, medici e coltivatori, in programma a Bassano del Grappa dal 29 giugno, sulle orme degli eventi analoghi Canapa Mundi a Roma, Indica Sativa Trade a Bologna e l’Expo Canapa sud a Catania. 

«Avremmo voluto farla nel Padovano, ma dopo aver sondato in alcune location solo Bassano Expo ci ha concesso gli spazi, il nome Canapadua però ci piaceva ed è rimasto», dice l’organizzatore Rinaldo Cavalletto, annunciando che i minori dovranno essere accompagnati dai genitori per visitare gli stand del centinaio di espositori partecipanti, provenienti pure dall’estero, con prodotti che spaziano dall’abbigliamento agli alimentari, dai cocktail ai cosmetici. 

Intanto, uno studio dell’Università Federico II di Napoli, pubblicato da Science of the Total Environment, ci fa sapere che le tracce di cocaina presenti nei fiumi europei, soprattutto vicino alle grandi città, sono sufficienti a provocare effetti nei pesci, che potrebbero metterne in pericolo la sopravvivenza, come nel caso delle anguille.

I ricercatori hanno messo alcune anguille in vasche con una concentrazione di cocaina pari a quella trovata nei tratti urbani di alcuni fiumi, come ad esempio il Tamigi, analizzandone poi le carni. Dopo pochi giorni di esposizione la droga si era accumulata nel cervello, nei muscoli, nella pelle e in altri tessuti. I muscoli, in particolare, sono risultati danneggiati e con cambiamenti negli ormoni presenti, un problema rimasto anche dopo dieci giorni di “riabilitazione” in vasca senza coca. 

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