Nella tarda serata dello scorso 26 luglio, a Jesolo (VE) all’interno di un affollato locale pubblico, un individuo armato non ha esitato a fare fuoco, sparando alcuni colpi di pistola, all’indirizzo di un secondo soggetto, che ferito alla schiena, si è salvato solo grazie alle immediate cure da parte del personale medico prontamente allertato dai passanti. Il responsabile della sparatoria di Jesolo si è allontanato velocemente dalla zona dandosi a precipitosa fuga.
Sparatoria di Jesolo
Dalle testimonianze raccolte nel corso dell’immediata attività di indagine avviata dal personale di questa Squadra Mobile e dal Commissariato di Polizia di Stato di Jesolo (VE), coordinati dalla Procura della Repubblica di Venezia, sono emersi gravi indizi di colpevolezza a carico di un soggetto connazionale del ferito.
Nonostante le indicazioni raccolte circa l’identità dello stesso, quest’ultimo era, tuttavia, riuscito a far perdere le proprie tracce e, in base a quanto emerso dal prosieguo dell’attività di indagine, a raggiungere la Francia, trovando rifugio nella città di Parigi.
L’arresto
Alla luce di tali ultime informazioni, la Squadra Mobile di Venezia ha prontamente interessato il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia per l’attivazione delle ricerche all’estero da parte del collaterale organismo di Polizia francese, al fine di dare esecuzione al Mandato di Arresto Europeo (M.A.E.), nel frattempo emesso nei suoi confronti dall’Autorità Giudiziaria veneziana.
Grazie alla costante sinergia tra la polizia italiana e quella francese, l’uomo è stato rintracciato presso l’aeroporto “Orly” di Parigi ove si era diretto per imbarcarsi su un volo aereo.