Nuova puntata di “Sanità Eccellente per Tutti” condotta da Luigi Gandi dal titolo “Rispose sanitarie costose e lente ai cittadini ammalati”. In studio abbiamo: Roberto Barbiero, Pietro Gasparoni, Carlo Trevisan e Gianni Frasson.
Pietro Gasparoni, medico: “Le risorse pubbliche non possono garantire attualmente la sanità del cittadino. Però il problema è quello di mettere e fare delle categorie di diritto, nel senso che o il reddito o il tipo di patologia o quant’altro che imponga chiaramente un limite al costo della salute”.
La rinuncia alla salute
Pietro Gasparoni: “Oggi in Italia la pensione media così lo stipendio medio di gran parte della popolazione è all’incirca 1200 euro. Quella persona non ce la fa a sostenere una visita nel privato, rinuncia alla salute. Queste sono cose che vedo oggettivamente. Le vedo nel mio al paese dove ho un ambulatorio in centro, ma questa è una testimonianza di molti. Molti non si curano perché non hanno i soldi per farlo. Persone che rinunciano ai farmaci delle volte perchè non hanno i soldi, e questa è una verità tangibile e quotidiana. Questo è il problema.
Esiste una categoria di persone benestante numerose in Italia che può permettersi di spendere. Dobbiamo porre dei limiti. La sanità pubblica non garantisce tutti ma la sanità, la salute è un diritto , devo fare particolare attenzione a quelle categorie che non sono abbienti e che hanno bisogno di aiuto”.
Il caso Lombardia
Luigi Gandi: “Adesso che alcuni privati che comprano gli ospedali, penso al tedesco Frank Gotthardt che qui al Lido farà questa splendida struttura volendo recuperare l’ex Ospedale al Mare portando ben nuovi 900 dipendenti. Ma ci sono tanti altri grandi imprenditori che stanno investendo per dare risposta. Questi ospedali, di cui molti sono riconosciuti dal pubblico, danno comunque risposte”
Pietro Gasparoni: “Sì però bisogna tenere a mente una cosa. Quando Trevisan parlava della medicina in Lombardia, l’organizzazione della medicina lombarda così come la sua gestione è assicurata dalle cliniche private. Il discorso è che: l’organizzazione è privata , ma è lo Stato che paga.”
Luigi Gandi: “Ma sembra che queste strutture siano efficienti”
Pietro Gasparoni: “Sì, d’accordo l’efficienza, ma la sanità lombarda può essere efficiente nella specialistica ma è carente in altro. Se avessi bisogno di un intervento per un aneurisma dell’aorta, sicuramente in Lombardia troverò eccellente qualità ma per quanto riguarda l’assistenza e l’urgenza? Mi riferisco a quello che abbiamo visto durante l’epoca del COVID. Abbiamo visto che la Lombardia non ha presidi di pronto soccorso e per cui il caos infinito che è successo all’inizio della pandemia ha dimostrato tangibilmente che la sanità territoriale in Lombardia è enormemente carente”.
Le speculazioni del privato
“Quindi sì sono cliniche private ma paga lo Stato, e ci hanno speculato infinitamente. Ci sono fatti giuridici come gli scandali delle medicine nucleari dove facevano esami che non servivano. Oppure gli interventi di chirurgia polmonare a gente che non ne aveva bisogno con il solo scopo di essere poi pagati dallo Stato. Adesso io non ho le capacità per avere una visione così sistematica del problema della medicina. Certo è che quello che ho visto durante la mia cinquantennale carriera è assolutamente il degrado”.
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