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Venezia: la sfida sul turismo di 10 sindaci

Il turismo sulla costa veneta si evolve con progetti sostenibili e inclusivi, promuovendo occupazione, protezione ambientale e coinvolgimento comunitario

I dieci sindaci del litorale veneziano pensano sia possibile sviluppare il turismo lungo la costa veneta senza consumare nel territorio più di ciò che produce.

Sostenibilità sociale al centro del Summit del Mare

I dieci sindaci hanno aderito al progetto il Summit del mare, giunto alla terza edizione e presentata oggi a Ca’ Vendramin Calergi per sviluppare lavoro, servizi e turismo in modo sostenibile.

Roberta Nesto, sindaco di Cavallino Treporti: “I sindaci della conferenza del Litorale hanno deciso quest’anno per la terza edizione del Summit del mare di affrontare un tema attinente alla sostenibilità sociale. Il tema del lavoro è una delle grosse problematiche. Ma anche la declinazione rispetto alla formazione, rispetto ai tempi del lavoro la coniugazione con la vita familiare. Quindi abbiamo pensato di declinare questo tema e cercare di avere un quadro della situazione della nostra costa e anche proporre delle politiche attive importanti.”

Progetti innovativi sul territorio

Michele Zuin, assessore al bilancio del Comune di Venezia: “Al Lido di Venezia, che è la spiaggia dei comune Venezia, presentiamo nella nell’oasi dell’Alberoni un progetto che si chiama “Le associazioni in spiaggia”. Faremo un bando in cui chiediamo alla situazione del terzo settore di coinvolgere la comunità nelle pratiche di sostenibilità. Ma anche di come va vissuta una spiaggia libera come quella degli Alberoni che dietro di sé ha anche tutta quanta un’oasi.”

Quello degli Alberoni è uno dei tanti progetti. A Porto Tolle è in programma una veleggiata riservata ai portatori di handicap. Andrà in scena a Porto Viro la tutela dell’allevamento delle api. A Rosolina verrà creato uno spazio di co-working da offrire alle imprese.

Allungare la stagionalità del turismo

Francesco Calzavara, assessore regionale veneto alla programmazione: “Credo che sia importantissimo parlare del lavoro sulle nostre spiagge. Un lavoro che viene considerato balneare purtroppo perché abbiamo una stagionalità troppo corta. Quindi l’impegno da parte degli enti locali, in primis le amministrazioni, ma poi naturalmente a sostegno della regione, è quella di cercare di allungare la stagionalità.”

“Allungare la stagionalità vuol dire dare più mesi di lavoro, essere più attrattivi rispetto anche a chi vuole scegliere di continuare a fare un lavoro all’interno del settore turistico. Per noi è una delle più importanti entrate in Regione: 72 milioni di presenze e 32 milioni sulle spiagge.”

Continua Roberta Nesto: “Quindi, il nostro obiettivo è di arrivare poi a Bibione attraverso anche la sensibilità dei vari comuni, con delle progettualità di rete, all’interno di queste comunità, per proporre una carta della sostenibilità in ambito sociale.”

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