Aveva fatto scalpore sulle cronache locali la notizia della brutale aggressione di un giovane di Santa Maria di Sala. E’ avvenuta a Mirano lo scorso 19 ottobre all’interno di un bar del centro.
Il ragazzo aveva solamente fatto il suo dovere civico nel difendere una barista (che a sua volta legittimamente si rifiutava di dare altri alcolici ai clienti già “alticci”). Era stato malmenato da tre balordi che si erano poi dati alla fuga, lasciando il ragazzo con un occhio pesto.
Le indagini
I Carabinieri della Stazione di Mirano, dopo aver raccolto la denuncia del giovane, avviano le indagini per ricostruire cosa fosse successo.
Una certa reticenza degli altri avventori, non ha ostacolato il certosino lavoro di ricostruzione dei fatti che ha occupato per settimane gli investigatori. Immediatamente hanno indagato nell’ambito dei gruppi di giovani di estrazione sociale diversa, ma senza connotazioni razziali precise, per cercare di ottenere quante più informazioni possibile.
Dopo lunghe ore di colloqui e intreccio di informazioni, apprese a spezzoni dai vari testimoni, nella tarda serata di ieri hanno ricostruito la vicenda.
L’aggressione a Mirano
Sembra che a far scattare l’aggressione da parte di tre ragazzi maggiorenni e residenti nel trevigiano, sia stata proprio la rabbia – accecata dall’alcol – di non essere serviti ancora dalla barista che ottemperava tra l’altro ad un obbligo di legge.
Sicuramente la spavalderia iniziale dovuta alla circostanza di trovarsi di fronte ad una donna, si è trasformata in sicurezza di avere dalla loro parte la preponderanza numerica di fronte al ragazzo che la aveva difesa, e sono scattate le botte.
Denunciati i tre aggressori per concorso in lesioni personali e minaccia aggravata.
