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L’Orto Botanico del Centro Don Chiavacci

I giovani studenti trasformano il Centro Don Chiavacci di Crespano del Grappa in oasi botanica, volta alla biodiversità e sostenibilità ambientale

Dei giovani studenti si uniscono per creare un Orto Botanico presso il Centro Don Chiavacci a Crespano del Grappa. Con piante medicinali e rifugi per insetti, questa iniziativa promuove la biodiversità e coinvolge i giovani nella conservazione ambientale.

L’orto botanico guarda all’antichità e alla biodiversità

Chini a terra, i ragazzi, stanno allestendo l’orto botanico del centro Don Chiavacci, a Crespano del Grappa. Mettono a dimora piccole piante, proteggendole attraverso la pacciamatura, con paglia e teli di juta.

Stefano Quarello, docente SFP Marco Polo ci spiega: “Oggi concludiamo i lavori di sistemazione e ristrutturazione dell’Orto Botanico, qui, a Don Chiavacci. Concludendo la nostra attività, mettendo a dimora le piante (officinali, aromatiche, alimurgiche e mellifere), nei vari quadrati preparati dai ragazzi in precedenza. Sono piante di interesse medicinale, e anche ornamentale; come quelle che venivano usate nell’antichità con poteri curativi.
Viene pacciamata la terra con un telo naturale e con la paglia.”

L’idea sostenibile dei bugs hotel per l’impollinazione

Mentre il processo naturale di impollinazione viene agevolato con dei bugs hotel, ovvero delle casette in bambù per gli insetti utili.
Stefano Quarello: “Questo è un bio-hotel, costruito dai ragazzi del SFP di Marco Polo. Serve come dimora degli insetti utili per l’impollinazione delle varie essenze che stiamo piantumando. È un ricovero che i ragazzi nelle ore di giardinaggio hanno creato; si chiama proprio “bio-hotel” e serve perchè le nostre api, coccinelle e i nostri insetti vi dimorino la notte, onde evitare che vengano predati.”

Continua: “I bastoncini di bambù è il vero e proprio ricovero degli insetti, perchè loro vanno dentro e vi svenano, fanno il nido, si riproducono. È una casa a tutti gli effetti, fatta con i materiali di recupero che avevamo a scuola. I ragazzi si sono impegnati, ognuno ha dato il suo contributo. Ne sono state messe quattro, una per ogni situazione: mellifere, officinali, aromatiche e alimurgiche. Perciò, ognuna ha il suo bio-hotel.
Servono perchè gli insetti buoni durante il giorno sono liberi, ma trovano riparo in queste casette.”

I giovani come protagonisti, il motto del centro Don Paolo Chiavacci

Si sta concludendo la sistemazione dell’antico Orto Botanico del “Centro di Spiritualità e Cultura Don Paolo Chiavacci”, a Crespano di Pieve del Grappa. Il progetto è sviluppato insieme alla scuola di formazione professionale “Fondazione Opera Monte Grappa di Fonte”, alla Marco Polo di Pove del Grappa e alla CNA di Asolo. È un modo per responsabilizzare i giovani e avvicinarli alla natura.

Don Paolo Magoga, Direttore del centro Don Paolo Chiavacci: “Il fatto di essere al centro Don Paolo Chiavacci non fa che continuare lo spirito che il fondatore aveva immesso in questo ambiente. Ovvero che i giovani non sono solo utenti di passeggiate o di studi, ma ne sono anche i protagonisti. Avere ragazzi che hanno lavorato per la costruzione del thermocompost e per la costruzione dell’Orto Botanico, ci fa dire che la tradizione continua.”

Il nuovo orto botanico del Centro Chiavacci di Crespano del Grappa, comprende un’area di circa 200 metri quadri, ed è una preziosa oasi di biodiversità, pronta ad accogliere visitatori interessati e rispettosi.

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