Cronaca

Fiera degli uccelli di Annone: commerciante denunciato

Controlli dei carabinieri nel weekend alla fiera degli uccelli di Annone. Il commerciante rischia l'arresto e una multa salatissima

Nell’ambito di specifici controlli, finalizzati al contrasto della illegittima detenzione/commercio di avifauna protetta dalle normative nazionali, europee ed internazionali, militari del Nucleo Carabinieri CITES di Venezia e della Stazione Carabinieri Forestale di Portogruaro, congiuntamente al personale della locale Stazione Carabinieri di Annone Veneto, hanno effettuato delle verifiche, tecniche/documentali, finalizzate a verificare la regolarità degli animali posti in vendita e/o in esposizione all’interno della Fiera degli uccelli.

I militari impegnati, in particolare, hanno focalizzato l’attenzione sull’effettivo adempimento, da parte degli espositori di volatili, delle prescrizioni di specie imposte dalle Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, dalla Disciplina dei reati relativi all’applicazione in Italia della convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione nonché, con la collaborazione di personale veterinario dell’Azienda ULSS n. 4 Veneto Orientale, sul rispetto dei precetti dettati dalle norme sul “benessere animali”.

I controlli alla fiera degli uccelli

In tale occasione i carabinieri operanti hanno proceduto a contestare, a carico di una ditta specializzata nella vendita di uccelli, la violazione penale prevista per la detenzione/commercio, in assenza senza la prescritta documentazione CITES, di nr. 20 (venti) kakariki fronte rossa (Cyanoramphus novaezelandiae). I carabinieri intervenuti hanno posto sotto sequestro penale gli animali in questione, procedendo al deferimento all’A.G. competente il soggetto detentore e legale rappresentate della ditta espositrice che, ora rischia la pena dell’arresto (da sei mesi a due anni) e l’ammenda (da euro quindicimila a euro centocinquantamila).

Commerciante nei guai

Inoltre, trattandosi del sequestro di esemplari di animali vivi, contestualmente si è reso necessario richiedere l’intervento di un veterinario del settore pubblico che, competentemente, fornisse specifiche prescrizioni affinché il custode giudiziario di detti animali fosse debitamente informato e si attivasse fattivamente per custodire gli stessi, a destino, in conformità con le norme sul benessere animali. Ad oggi, sono in corso degli approfonditi accertamenti amministrativi su taluni allevatori, identificati in fiera, atti a verificare il rispetto della complessa normativa di settore.

L’attività preventiva/repressiva specialistica, effettuata dai militari dei carabinieri, si inserisce in un più ampio progetto europeo che impegna i rispettivi organi istituzionali nazionali nell’arginare il fenomeno criminoso dello sfruttamento indiscriminato di speci in via di estinzione che già da tempo, secondo l’autorevole parere dell’intera comunità scientifica, mette in concreto pericolo il delicato ecosistema mondiale.-

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