Il giovane negli ultimi 12 mesi aveva spacciato marijuana anche a dei minorenni in diversi comuni, tra i quali la stessa Concordia Sagittaria; gli acquisti venivano effettuati attraverso un gruppo su Whatsapp.
Questa mattina i carabinieri locali hanno disposto gli arresti domiciliari a carico di D.M.F., un ragazzo di 19 anni residente a Concordia Sagittaria, resosi responsabile di decine di episodi di spaccio di marijuana dall’agosto 2017 sino al giugno del 2018 in diversi comuni, tra i quali Concordia, Teglio Veneto e Cordovado (Pordenone).
Ad aggravare l’attività vi è la presenza di quattro minorenni tra i clienti identificati. Per le modalità di acquisto era stato costituito un gruppo sulla diffusissima applicazione Whatsapp attraverso cui venivano effettuati gli ordinativi; gli investigatori una volta interpretatene le frasi se ne sono serviti per ricostruire le attività illecite avvenute nel corso del tempo.
L’indagine è iniziata da piccoli sequestri di sostanze stupefacenti eseguiti negli scorsi mesi a danno di alcuni suoi clienti; messi alle strette hanno fornito le prime indicazioni che hanno consentito oggi alle forze dell’ordine di effettuare l’arresto.
La successiva perquisizione della casa in cui vive lo spacciatore ha portato al ritrovamento di piccole quantità di droga e dell’attrezzatura necessaria allo spaccio/confezionamento.
I nomi di tutti i suoi clienti sono stati inoltre individuati, così come il numero e la quantità degli acquisti da loro eseguiti.
Nel complesso è emerso un quadro indiziario grave a carico del giovane concordiese, tanto che il dottor Andrea del Missier, il pubblico ministero della Procura di Pordenone che ha coordinato le indagini, ha appunto richiesto e ottenuto che si disponessero gli arresti domiciliari.
