Da Venezia a tutto il mondo: vi presentiamo la jesolana Gloria Campaner
Trentaduenne, artista pluripremiata che suona in tutto il mondo, dalla Carnegie Hall di New York alla Wiener Saal di Salisburgo, i recenti impegni l’hanno vista esibirsi alla Kioi Hall di Tokyo, a Torino per l’Unione Musicale, a Roma per l’Accademia Filarmonica Romana, in tournée in Sud America (anche sull’Isola di Pasqua, dove ha inaugurato il primo centro culturale/musicale nella storia dell’isola), alla Royal Academy di Stoccolma per il festival Piano visions (dove il suo recital era accompagnato dalle proiezioni e installazioni video di Luca Scarzella, con cui ha già girato alcune clips e documentari anche per RAI5 e SkyArte), con la Società del Quartetto di Milano al Piccolo Teatro Studio Melato con il progetto ” Mousiké ” dedicato a Bach (un concerto per pianoforte e realtime graphics system e proiezioni del visual artist Natan Sinigaglia), al Festival della Bellezza di Verona con l’attore Luigi Lo Cascio. Dal 2018 Gloria è Direttore artistico dell’Associazione Musicale Vincenzo Bellini di Messina.
Ha avuto grande successo il suo debutto al Teatro La Fenice di Venezia un anno fa nell’ottobre 2017 (John Axelrod sul podio e la Filarmonica della Fenice) con il concerto pianoforte e orchestra di Schumann, e in quella occasione è stato registrato il suo nuovo disco “HOME” legato al suo ‘ritorno a casa’ e tutto dedicato a Schumann, uscito il 23 novembre per Warner Classics (suo terzo disco).
Il disco comprende anche l’incisione delle Kinderszenen op. 15 (Scene infantili) di Schumann. “HOME” racchiude molti elementi che significano “casa” per l’artista: l’orchestra che ancora giovanissima era solita ascoltare in concerto con la sua famiglia e il Teatro della sua città natale; un pianoforte Fazioli costruito ad appena pochi chilometri di distanza; un direttore d’orchestra statunitense, suo amico, che di recente ha preso “casa” proprio a Venezia; le Kinderszenen, primo ciclo di Robert Schumann che lei ha imparato a suonare da bambina.
Inoltre Gloria è sempre vicina ai progetti sociali e solidali e anche con questo album – che contiene le “Kinderszenen – Scene infantili” – sceglie di sostenere una charity: l’Associazione “Cometa”, dove alcuni professionisti aiutano bambini in difficoltà che hanno alle spalle storie molto complicate e a volte drammatiche.
Oltre alla brillante carriera concertistica Gloria ha esperienze trasversali e si dedica con passione alla didattica e ai progetti umanitari per portare la musica classica anche ai bambini e ai ragazzi meno fortunati : ha portato la musica ai giovani della Favela Rocinha di Rio de Janeiro, la più grande del Brasile; in Myanmar – dove ha anche suonato il primo concerto di musica classica nella storia della nazione dopo la dittatura – e nelle townships di Città del Capo in Sud Africa. Grazie al sostegno dell’associazione Link for Aid, Gloria riesce anche a far venire in Italia a studiare con lei dei giovani musicisti stranieri di talento che meritano un aiuto ma hanno difficili condizioni economiche.
Altri progetti particolari:
Lo scorso dicembre è stata a Los Angeles per le riprese di un film intitolato “The butterfly confirmation” del pluripremiato regista libanese Philippe Caland. Ha avuto una parte come attrice per interpretare una “pianista gipsy” che è anche Dj.. un ruolo che sente molto suo, dato il suo eclettico percorso come artista che spazia anche nell’ambito dell’elettronica e del jazz (ha collaborato con Stefano Bollani).
A proposito di elettronica: sta avendo grande seguito il progetto Opus 3000 fondato da Gloria Campaner, Francesco Leali (figlio di Fausto Leali) e Alessandro Branca. Dopo alcuni eventi live è uscito l’anno scorso il disco di musiche inedite “BENEVOLENCE” che vede – tra l’altro – per la prima volta Gloria nella veste di autrice e non solo di interprete. E’ infatti suo il pezzo che apre il disco e che si chiama “Evolver”.
Il progetto Opus 3000, nato da una idea di “compenetrazione” tra musica classica ed elettronica, ha vinto il premio SIAE delle ‘opere prime’ 2017.
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