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Sospeso l’aumento dei canoni demaniali per le spiagge

Buona notizia per i gestori delle spiagge: il Consiglio di Stato ha sospeso l'aumento del 25% sui canoni demaniali, dopo il ricorso di un concessionario demaniale di Rosolina Mare. Ora anche gli altri gestori si preparano a fare ricorso.

Sospeso l’aumento dei canoni demaniali per le spiagge dal Consiglio di Stato. L’intervista ad Alessandro Berton.

Alessandro Berton, presidente Unionmare Veneto: “Abbiamo accolto con grande favore l’ordinanza del Consiglio di Stato che ha decretato come illegittimo il decreto 321 del 30 dicembre scorso. Già a suo tempo avevamo sottolineato l’inopportunità di tale accelerazione, un aumento così importante che finiva di fatto per penalizzare il Veneto, un territorio virtuoso. Qui infatti da tempo i canoni demaniali minimi non sono presenti. Già vengono indicizzati su quella che è la dimensione in metri quadrati delle concessioni. Più volte in queste settimane abbiamo ribadito come il tema della questione balneare debba essere affrontato in una riorganizzazione organica del settore senza scatti in avanti come nel caso del decreto di dicembre.

Sospeso l’aumento per il concessionario di Rosolina

Un plauso al collega di Rosolina che si è fatto promotore di questa iniziativa che ha accolto la denuncia che Unionmare Veneto fece riguardo questo aumento che avrebbe finito per penalizzare alcuni territori, il Veneto in particolare che è la regione che più contribuisce al versamento dei canoni demaniali rispetto ad altri territori costieri italiani.

Il provvedimento, per il momento, è stato sospeso solo per l’azienda che ha presentato questo ricorso. Ed è per questo che la settimana scorsa, quando abbiamo avuto menzione di ciò, ci siamo confrontati. Supportati dal nostro tema legale, abbiamo preso contatto con l’agenzia del demanio. Questo per avviare un’azione collettiva affinché tutti i concessionari possano fare ricorso. Ricordiamo che il Veneto è la regione che paga più canoni demaniali. Il nostro tessuto è principalmente composto di maxi-concessionari che già pagano molti soldi. L’aumento sarebbe stato dannoso, anche perché avevano già fatto fronte ad altri costi.

Una stagione difficile

Stiamo indubbiamente vivendo una stagione molto difficile, probabilmente la più difficile degli ultimi anni. Il mese di giugno si è chiuso con il segno “meno” un po’ in tutta Italia, anche in Veneto. Vi è stata una flessione degli arrivi, è comprensibile. Molti turisti sono ritornati e continuiamo a sperare in un miglioramento. Confidiamo che i prossimi due mesi ci possano far tornare ai valori degli anni passati. Continuiamo a guardare avanti con ottimismo, anche se la situazione generale non sembra così florida.”

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