Stato d’emergenza a Rovigo e Venezia non lungo la costa. Albergatori e gestori delle spiagge giurano che il prossimo fine settimana i turisti troveranno sabbia ed ombrelloni al loro posto. E allora perchè Luca Zaia ha firmato il decreto di stato d’emergenza per, parole testuali, “le intense precipitazioni ai danni soprattutto delle zone costiere.”
I danni nelle coste
In realtà, i danni ci sono stati, a Jesolo due dei 15 km di costa sono stati intaccati dalla mareggiata fino alla seconda fila di ombrelloni. Anche a Sottomarina e Rosolina il mare si è mangiato un pò di spiaggia, ma con i messaggi mediatici non si può scherzare e se in Austria e Germania arriva la notizia che la spiaggia è devastata, il fine settimana rischia di rimanere deserto.
Il messaggio dei balneari
Dunque ecco il messaggio che i balneari stanno diffondendo: “Guardate le immagini del satellite e vedrete che le spiagge sono altrettanto come sempre.” Certo ci è voluta un pò di mobilitazione ai costi aggiuntivi e il decreto di Luca Zaia ha proprio l’obbiettivo di ottenere la copertura di quei costi da Roma . “Le nostre spiagge”, scrive il presidente della Giunta Regionale Veneta “hanno subito il trasporto di importanti metri cubi di sabbia, dell’accumulo di importanti quantità di rifiuti, soprattutto di legname.”
Ma non ha tralasciato di aggiungere che alcuni sindaci gli hanno riferito di aver già cominciato a ripulire per riportare il litorale alla normalità. “Pronto per accogliere a braccia aperte i turisti e dare inizio al meglio alla nuova stagione estiva.”
