Il richiamo di Berton ai bagnini e ai lavoratori del settore turistico
Le parole di Alessandro Berton: “Il reperimento delle risorse umane e delle maestranze da impiegarsi nel comparto turistico balneario della costa veneta è un problema ormai da qualche stagione che, purtroppo, è andato via via incrementandosi.
Proprio in queste settimane stiamo registrando in particolare una mancanza di assistenti bagnanti. Il servizio di salvataggio è un servizio essenziale, finalizzato all’apertura degli stabilimenti balneari, di tutte le attività economiche che insistono nel demanio marittimo. Ci sentiamo di dire che la stagione balneare sicuramente non sarà a rischio.
Ma è tempo che anche dal governo vengano messe in campo delle manovre specifiche per far sì che queste professioni possano avere un inquadramento e delle modalità contrattuali. Questo in modo da rendere più appetibile il reclutamento delle persone che poi vengono impiegate in quello che continua ad essere un comparto strategico e fondamentale dell’economia, non solo turistica, di questo territorio.”
Una tendenza da arrestare: la necessità di un intervento
La carenza di personale nelle attività balneari della costa veneta, in particolare di bagnini, camerieri e cuochi, evidenzia la complessità di gestire il turismo estivo. Le parole di Alessandro Berton sottolineano la necessità di interventi governativi mirati.
È necessario garantire condizioni di lavoro più attrattive, fondamentali per preservare la vitalità economica di questo settore strategico. La stagione balneare si prospetta sfidante, richiedendo una riflessione approfondita sulle politiche occupazionali e contrattuali necessarie a sostenere la crescita turistica della regione.
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