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Berton: pochi bagnini, ma la stagione non è a rischio

La costa veneta affronta una sfida occupazionale estiva con la carenza di bagnini, camerieri e cuochi. Alessandro Berton sottolinea l'importanza di incentivi e soluzioni contrattuali per il settore

Aumenta l’allarme nella costa veneta: la carenza di bagnini, camerieri e cuochi mette a dura prova hotel e ristoranti. Mentre le riaperture post Covid suscitano domanda di personale, il presidente di Unionmare Veneto, Alessandro Berton, solleva la questione contrattuale e dell’obbligo dei 18 anni per il brevetto di salvataggio. La stagione estiva si avvicina con incertezze. Il richiamo al lavoro stagionale potrebbe necessitare di incentivi più concreti per garantire un adeguato afflusso di personale nelle attività balneari della costa veneta.

Il richiamo di Berton ai bagnini e ai lavoratori del settore turistico

Le parole di Alessandro Berton: “Il reperimento delle risorse umane e delle maestranze da impiegarsi nel comparto turistico balneario della costa veneta è un problema ormai da qualche stagione che, purtroppo, è andato via via incrementandosi.

Proprio in queste settimane stiamo registrando in particolare una mancanza di assistenti bagnanti. Il servizio di salvataggio è un servizio essenziale, finalizzato all’apertura degli stabilimenti balneari, di tutte le attività economiche che insistono nel demanio marittimo. Ci sentiamo di dire che la stagione balneare sicuramente non sarà a rischio.

Ma è tempo che anche dal governo vengano messe in campo delle manovre specifiche per far sì che queste professioni possano avere un inquadramento e delle modalità contrattuali. Questo in modo da rendere più appetibile il reclutamento delle persone che poi vengono impiegate in quello che continua ad essere un comparto strategico e fondamentale dell’economia, non solo turistica, di questo territorio.”

Una tendenza da arrestare: la necessità di un intervento

La carenza di personale nelle attività balneari della costa veneta, in particolare di bagnini, camerieri e cuochi, evidenzia la complessità di gestire il turismo estivo. Le parole di Alessandro Berton sottolineano la necessità di interventi governativi mirati.

È necessario garantire condizioni di lavoro più attrattive, fondamentali per preservare la vitalità economica di questo settore strategico. La stagione balneare si prospetta sfidante, richiedendo una riflessione approfondita sulle politiche occupazionali e contrattuali necessarie a sostenere la crescita turistica della regione.

GUARDA ANCHE: Nesto: “Rivediamo i contratti per i lavori stagionali”

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