Le parole di Paolo Zabeo direttore della CGIA Mestre ” Il 2022 è stato un anno straordinario per l’economia del Veneto e del nostro territorio.
Le parole di Paolo Zabeo direttore della CGIA Mestre
Le parole di Paolo Zabeo direttore della CGIA Mestre ” Il 2022 è stato un anno straordinario per l’economia del Veneto e del nostro territorio.
La crescita è stata doppia rispetto a quella registrata in Germania e in Francia.
Abbiamo recuperato totalmente quanto avevamo perso con la risi pandemica e addirittura quest’anno i risultati da record che si sono registrati in provincia di Venezia sono stati importanti ad esempio: il turismo; l’export e la diminuzione del tasso di disoccupazione.”
La ripartenza dell’economia
L’economia dunque è ripartita, ma sarà faticoso tenere il trend. Il mondo della finanza italiana si è ristretto nel 2022.
La borsa di Milano ha perso 50 miliardi di capitalizzazione su 700 per l’uscita di alcuni colossi come Atlantia; Autogrill e Cattolica Assicurazioni.
I rendimenti delle obbligazioni e azioni sono scesi del 12,7%, ossia si è bruciato molto risparmio e le previsioni di crescita sono ridotte al lumicino nel 2023, anche se va detto che negli ultimi quattro mesi del 2022 c’è stato un rialzo.
Previsione dell’anno 2023 della CGIA
” Purtroppo il 2023 sarà un anno difficile, la congiuntura internazionale è negativa e la crescita nel nostro Paese e molto probabilmente anche nel nostro territorio sarà dello zerovirgola, quindi torneremo prima della situazione pre-Covid però è anche vero che in questi due anni l’economia veneta si è molto rafforzata e quindi sicuramente affronteremo queste difficoltà con un’economia più solida.”
Il timore è che ne risenta il mercato interno, fonte primaria del reddito di artigiani; commercianti e piccole imprese. La spina dorsale dell’economia italiana, la ricetta della CGIA di Mestre è aumentare il potere d’acquisto delle famiglie.
Il tema del 2023 e la richiesta al Governo
“Nel 2023 ovviamente il tema sarà quello di ridurre il livello di tassazione è la cosa più importante che chiediamo al Governo che si è appena insediato e sappiamo benissimo che ridurre le tasse in questo Paese in maniera strutturale senza dover scassare i conti e bisogna farlo attraverso una riduzione di pari importo anche della spesa pubblica.
Una cosa estremamente difficile visto che abbiamo visto che negli ultimi 10 anni la spending review nel nostro Paese è stata un fallimento.
Spesso quando si vanno a tagliare sprechi; sperperi ed inefficienze ci sono clientele molto forti che in qualche modo ostacolano questo tipo d’operazione.
Bisogna andare oltre e ridurre le tasse, lasciare più soldi in tasca a pensionati e lavoratori dipendenti, grazie a questo appesantimento i consumi reggeranno e avranno risultati positivi anche i bilanci degli artigiani e piccoli commercianti che vivono quasi esclusivamente di consumi interni.”
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