Aveva già parlato ad agosto con il Presidente della associazione “Veneti nel Mondo”. Aveva inoltre mandato a “Veneto Lavoro”, un ente della Regione, di tradurre in un progetto preciso questa volontà.
D’altronde è vero che nelle aziende del Veneto mancano dipendenti. Le aziende non riescono a trovare i dipendenti che cercano.
Che dipendenti cercano?
Ce lo spiega la CGIA di Mestre. In prima linea vengono camerieri e pizzaioli, in seconda battuta vengono i commessi e in ultimo addetti al carico-scarico merci. Si tratta cioè di dipendenti di lavori o precari o usuranti.
I figli dei veneti all’estero
I figli dei veneti questi lavori non li vogliono fare, d’altronde ognuno di noi cerca le condizioni migliori possibile. Quindi non si capisce perchè i lavori che i giovani veneti non vogliano fare, dovrebbero farli invece i figli dei veneti che sono emigrati altrove per cercare condizioni migliori.
Cioè queste persone dovrebbero tornare in Veneto, praticamente solo per ricominciare da capo. Io non vedo un grande futuro per questo progetto. Ho però voluto guardare cosa effettivamente proponesse Veneto Lavoro, per trasformare questo progetto da parole a fatti.
Non dico non sapessero di cosa stavo parlando, però l’organizzazione non era delle migliori. Di questo Progetto di emigrazione dall’estero vorrebbero organizzare una riunione ma non si è ancora fatto niente. A me sembra della serie: campa cavallo sulle parole e non sui fatti.
Bugie al Potere
Su questo tema vi propongo un libro che esce proprio oggi che si chiama: Bugie al Potere. Prende 50 dichiarazioni che sono state fatte nell’ultimo anno dal governo Meloni, e dall’opposizione, su temi come l’immigrazione, il PNRR, cambiamenti climatici o Unione Europea. Il libro studia la distanza tra quanto detto e quanto si può misurare con fatti e riscontri alla mano.
E’ interessante vedere che molto del dibattito politico in Italia, purtroppo, si basa su falsi miti e luoghi comuni.”
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