Animali del Cuore

Aiutiamo il Rifugio del Cane di Rubano, Padova

Rifugio del Cane: a Rubano, Padova, tanti cambiamenti per migliorare la vita dei cani, ma la cosa più importante rimane sempre trovare per questi animali una famiglia che li ami!

Un appello che fa stringere il cuore quello del Rifugio del cane di Rubano, Padova.
Da quando è arrivata Giovanna Salmistrano nel 2015 alla guida della Lega per la Difesa del Cane di Padova le cose sono migliorate moltissimo, ma ce n’è ancora tanta di strada da fare.
L’ultimo progetto, realizzato con l’aiuto della Lega, dei benefattori e del Comune di Padova -che ha contribuito con 10 mila euro ai costosi lavori- è uno dei motivi d’orgoglio di questo ultimo anno di impegno intenso: si tratta di un’area di “sgambamento”. Se prima i cani del Rifugio non avevano altro spazio che quello dei loro box, ora invece hanno 4000 metri quadri, divisi in recinti, di erba fresca su cui correre, giocare e passeggiare.
E’ importante, ricorda la presidente, cercare in tutti i modi di rendere la permanenza di questi animali in canile il meno dura e traumatica possibile. Perché stare in canile, non è facile. Anche questi cani abbandonati soffrono, e come nessuno vorrebbe il proprio cane in gabbia, anche loro certo non vorrebbero passare tutta la loro giornata dentro i box. E’ proprio per ammortizzare lo “stress da box” che è stata costruita l’area di sgambamento, che sarà inoltre usata per insegnare ad i cani e aiutarli a superare comportamenti sbagliati anche nei confronti dell’uomo, nella maggior parte dei casi dovuti a brutte esperienze passate.
Il principio base del lavoro di Giovanna e del Rifugio del Cane è di trattare i cani del canile come fossero tutti propri, come se si trattasse del proprio animale di compagnia, del proprio amico animale. Ed è difficile in effetti non affezionarsi ai tanti ospiti, più di un centinaio!
Tra questi vi sono anche cani deboli, vecchi, ancor più bisognosi di cure, di amore, famiglia, ma anche, nell’immediato, di calore e di cure specifiche. Pochissimi sono i box riscaldati, riservati solo ad i più deboli ed anziani, ma anche gli altri cani soffrono il freddo nelle lunghe notti invernali! Il prossimo progetto della presidente è quello di cambiare i vecchi e malandati tetti dei box, che spesso hanno anche molte infiltrazioni d’acqua, con dei nuovi tetti ad isolamento termico.
Per fare questo, e tanto altro, come aiutare il Rifugio a pagare le ingenti spese veterinarie, le tac, gli interventi, i medicinali, basta davvero poco. Si può diventare uno dei volontari, ora circa 40, che lavorano assiduamente al canile; si può donare cibo per i cani, coperte, giochi; si possono fare delle donazioni. Non servono grandi donazioni, dice Giovanna, ma l’affetto delle persone, la loro sensibilità. Con cinque euro già si può fare tanto.
E soprattutto, adottare!
Adottare pensando al cane non come un gioco, ma a come un essere con un cuore. Adottare responsabilmente, tenendo poi fede all’impegno preso. Alcuni di loro, forse più timidi, forse più segnati e diffidenti di altri cani spigliati ed affettuosi, hanno tanto e anche più bisogno di amore e di una famiglia, che fosse anche per concludere l’ultima fase della loro vita. Perché non c’è cosa più triste di un cane che aspetta una famiglia per tutta la vita in un canile, e non ne esce mai più.

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