Il Presidente dell’Aci Venezia Giorgio Capuis, si schiera con gli automobilisti veneziani. E’ possibile scrivere a segnalaci@acivenezia.it. Obiettivo: sollecitare la manutenzione delle strade
L’Automobile Club si schiera al fianco degli automobilisti veneziani nel fare appello a Comuni ed enti perché stanzino risorse adeguate alla messa in sicurezza della rete viaria. “Il tragico crollo del ponte di Genova, costato la vita a 43 persone che viaggiavano a bordo dei loro mezzi – ricorda il presidente del club veneziano, Giorgio Capuis – ha messo in luce, in modo drammatico, l’urgenza di porre mano alle nostre infrastrutture stradali, in molti casi datate e bisognose di interventi straordinari di manutenzione. Purtroppo, come troppo spesso accade in questo Paese, si deve attendere la tragedia per accendere i riflettori su un problema che, nel suo piccolo, Aci Venezia aveva evidenziato ancora anni fa aprendo una casella di posta elettronica dedicata alle segnalazioni degli automobilisti”.
Il Presidente si riferisce a segnalaci@acivenezia.it, l’indirizzo a cui tutti i cittadini dell’area metropolitana possono scrivere per segnalare i punti più pericolosi della rete viaria, dalle buche ai cedimenti del manto stradale, dal cattivo funzionamento di apparati luminosi al cattivo stato della segnaletica orizzontale o
verticale.
“Oggi il tema della manutenzione è all’ordine del giorno. Ma sappiamo – ricorda Capuis – come vanno le cose. Tra qualche mese, calato il silenzio sui fatti di Genova, nessuno ne parlerà più.
Noi dobbiamo invece continuare ad essere di pungolo ai sindaci, in particolare loro ma non solo, ricordando che la legislazione vigente prevede che una quota pari almeno almeno al 50 per cento dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie incassate per infrazioni al codice della strada, venga destinato per la sicurezza stradale”.
“Attraverso la nostra casella di posta – conclude il presidente di Ac Venezia – continueremo a raccogliere le segnalazioni che ci arriveranno dagli utenti della strada e ci faremo portavoce presso le amministrazioni pubbliche competenti, sollecitandole ad intervenire. Tragedie come quelle di Genova non devono accadere più”.
