Cronaca

Falsa beneficenza con pretesa di denaro: denunciato 22 enne

Jesolo, la Polizia ha denunciato un 22enne torinese per falsa beneficenza. A carico risultavano numerosi fogli di via con divieto di ritorno in 17 Comuni Italiani

Nella giornata di lunedì scorso, intorno alle ore 21.25, personale del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia – denominato Milano 110, in questi giorni in servizio presso la città balneare del Lido di Jesolo quale parte dei rinforzi estivi inviati dal Ministero dell’Interno, mentre transitava  in via Bafile, veniva fermato da una persona la quale asseriva che la figlia era alle prese con un presunto ladro all’altezza di un noto hotel della stessa via Bafile.

Il personale di Polizia si portava immediatamente sul posto indicato, notando così la presenza di una giovane ragazza di 18 anni, intenta a discutere con un ragazzo che verrà successivamente identificato per tale S.L. nato nel 1994 a Torino e ivi residente, sedicente. Gli Agenti intervenuti, dopo aver riportato la calma, venivano a conoscenza dalla ragazza che mentre stava facendo una passeggiata con la sorella e  un amico minorenne, venivano avvicinati dallo S.L. che si era presentato  come affiliato di una associazione di beneficenza dedita alla raccolta di  donazioni in denaro al fine di aiutare persone bisognose.

La ragazza in un primo momento dava credito allo S.L., dimostrando però il suo dissenso nel fare una donazione in denaro.  Il rifiuto di elargire del denaro non piaceva allo S.L., al punto che lo stesso si rivolgeva al ragazzo minore con toni insistenti, indirizzando a lui la richiesta di offerta di denaro.

Il giovane, timoroso per l’atteggiamento aggressivo ed insistente dello S.L., per porre fine alla situazione che si stava creando, estraeva il portafogli e consegnava in moneta la somma di 3 euro.  La ragazza a questo punto interveniva cercando di far desistere l’amico dal consegnare il denaro: questo provocava una reazione dello S.L. che gettava a terra il denaro, iniziando poi a proferire offese all’indirizzo sia della ragazza che del minore.

Nel corso del controllo di polizia, lo S.L., che non era in grado di esibire alcun documento atto a comprovarne la sua identità, negava ogni addebito e soprattutto negava di aver mai preteso alcuna offerta di denaro.

Ad un controllo al sistema interforze del Ministero dell’Interno, emergeva che lo S.L. annoverava numerosi precedenti di Polizia specifici in materia di truffa, violenza privata, ingiuria, danneggiamento, furto in appartamento, disturbo e molestie alle persone, minaccia, e tentato furto aggravato, la maggior parte di essi commessi in circostanze analoghe all’intervento in questione. A carico del medesimo risultano poi emessi numerosi fogli di via obbligatori con divieto di ritorno in 17 Comuni Italiani.

Il giorno successivo le persone che sono state coinvolte nella vicenda si sono presentate in questi Uffici dove hanno proposto querela nei confronti dello S.L. Lo stesso, invitato negli Uffici del Settore Anticrimine, oltre ad venire indagato  stato di libertà per truffa aggravata continuata, veniva anche munito di provvedimento di Foglio di Via Obbligatorio, emesso dal Questore di Venezia (VE) con cui si ordina il rimpatrio immediato a Torino, luogo di residenza, con contestuale divieto di ritorno nel comune di Jesolo, per un periodo di 3 anni.

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