Venezia Città Stato

Vincenzo Papes: Centro di Medicina e la crescente richiesta di sanità

Il mercato privato sta diventando un mercato maturo e la sanità pubblica veneta spende 530 milioni all'anno per la sanità privata

In questa seconda puntata di “Venezia Città Stato?” abbiamo come ospiti il Direttore Generale della Sanità della Regione Veneto, il dottor Luciano Flor e il presidente del Centro di Medicina, il dottor Vincenzo Papes.

Centro di Medicina

Il conduttore presenta mandando in onda un piccolo video per far capire chi sono questi privati di cui si parla:

La storia del centro di medicina è iniziata a Conegliano 40 anni fa, oggi con 40 centri operativi, 1600 specialisti e 800 tra collaboratori e dipendenti, il centro di medicina è il primo gruppo in Veneto. Finora ha raggiunto oltre un milione di pazienti in tre regioni: Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Lo sviluppo delle attività continua con nuovi investimenti, a partire dagli impianti di radiologia. L’ultimo, in ordine di tempo, la nuova risonanza magnetica ad alto campo nella sede di Villorba, a Treviso –

e poi si rivolge a Vincenzo Papes per chiedere se, visto il recente grande sviluppo del Centro di Medicina, possa esserci il rischio dello spostamento di molti medici dal pubblico al privato, favorendo quindi l’incremento dell’attività privatistica.

Vincenzo Papes – Presidente Centro di Medicina

“È logico che il mercato privato sta diventando un mercato maturo. C’è una richiesta crescente di sanità e, naturalmente, questa sanità si trova o nel pubblico o nel privato.

Il pubblico, come volevo aggiungere: volevo riprendere il discorso che ha fatto prima il Dr. Flor, è questo: non è vero assolutamente che il pubblico sta, diciamo così, dando al privato o acconsente di, diciamo, elargire risorse private. Assolutamente perchè quello che ha detto prima di quello che è quel famoso, diciamo, blocco del 2011 è vero e quindi loro lo stanno rispettando.

Io vorrei solo dire una cosa: che, nel Veneto, volevo fare solo un piccolo, diciamo così, perimetro, la sanità pubblica veneta spende 530 milioni all’anno per la sanità privata, che corrisponde al 5.5 del PIL, diciamo così, veneto. Mentre in altre regioni, si arriva addirittura al 30%. Quindi il veneto è una delle regioni dove il servizio, diciamo privato, viene pagato dal servizio sanitario nazionale con una percentuale più bassa sul PIL. Quindi in realtà, questo cosa vuol dire alla fine? Che, in pratica, il servizio sanitario nazionale non elargisce denaro come tanti vogliono dire al privato, assolutamente.

La crescita del privato che lei prima diceva, avviene naturalmente per vie esterne, e cioè per una richiesta maggiore da parte dell’utente che, invecchiando oppure pretendendo delle prestazioni sempre più veloci e naturalmente anche di un certo tipo, naturalmente c’è questa richiesta e quindi il privato sta crescendo.

Vi faccio un esempio, se il pubblico cresce ogni anno, lo stato mette a disposizione 2 miliardi ogni anno, quindi oggi viaggiamo sui 116-118 miliardi mi sembra e per i prossimi anni aumenterà di 2 miliardi. Mentre la crescita privata sta aumentando con percentuali molto maggiori, quindi è logico che questi fanno sì che la richiesta vada nel privato”.

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