Ci sono ancora molti dubbi sulle dinamica della strage in cui sono morti il pluricampione di offshore e i suoi amici schiantandosi contro la lunata alla bocca dei porto del Lido.
Mondo dell’offshore è in lutto
Il mondo dell’offshore è in lutto: se n’è andato una leggenda Flavio Buzzi, ma sono i suoi stessi amici ad interrogarsi perchè dopo aver battuto il record della traversata più veloce Monaco – Venezia in 22 ore non abbia rallentato.
Aveva già due ore e mezzo di vantaggio sul record precedente perchè non ha rallentato si è chiesto Maurizio Darai 4 volte campione del mondo, oltre a 10 titoli italiani e 10 europei. Era al timone della barca dei cronometristi.
Ha visto la barca di Buzzi arrivare a 50 nodi chilometri orari, hanno acceso le luci e le hanno puntato a suo fratello che con la bandiera a scacchi faceva loro cenno di girare, è stato un attimo. Secondo Darai venendo da sud ossia da Chioggia hanno confuso le luci della lunata con quelle della diga e la luna non ha aiutato.
La testimonianza del sopravvissuto
Gli inquirenti stanno indagando attendendo di parlare con Mario Invernizza, l’unico sopravvissuto, miracolato perchè negli ultimi istanti si è slacciato la cintura e alzato per prendere una borsa, così l’urto lo ha sbalzato in acqua e se l’è cavata con una costola rotta e un edema polmonare. A chi lo ha soccorso Invenrizzi ha confermato che alla guida c’era proprio Buzzi che a 30 miglia dall’arrivo voleva forse prendersi la soddisfazione di vincere quella che è diventata la sua ultima sfida al timone.