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Speedline: protesta corale a sostegno dei lavoratori

Per il dramma che stanno vivendo oltre seicento famiglie a Santa Maria di Sala si è mobilitata l'intera città metropolitana. La paura è che la delocalizzazione annunciata della Speedline non rimanga un fenomeno isolato

“La differenza sostanziale, quando ti trovi davanti una multinazionale che non ha a cuore e non ha ragioni per difendere la propria presenza sul nostro territorio.” Sono le parole tranchant usate dall’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan durante la manifestazione di protesta di domenica scorsa; a Santa Maria di Sala contro la multinazionale svizzera che vuole delocalizzare la Speedline in Polonia.

Speedline

Ha soltanto sospeso la decisione di chiudere nella città metropolitana veneziana lo stabilimento. Questo durante un incontro con il Ministero dello Sviluppo economico. Lasciando immaginare margini di trattative piuttosto incerti. La regione era presente anche attraverso molti consiglieri regionali. GUARDA ANCHE: Speedline: sospesa la chiusura. Cisl: “Piccolo passo”

Il commento delle figure istituzionali del territorio

“Consiglio regionale che trasversalmente ha deciso di dire, con chiarezza, che la regione del Veneto farà tutto ciò che può per fare in modo che questa decisione; che abbiamo ritenuto inaccettabile, venga rivista dalla multinazionale e si percorrano strade diverse. Alternative abbiamo voluto dire.” Ha dichiarato Elena Donazzan.

“Sarà dura, durissima” ha avvertito il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, che al termine del suo intervento si è commosso.

Queste la parole di Luigi Brugnaro: “Questa Europa così non ci piace. Dobbiamo rivedere le condizioni. Se sono aiuti di stato che siano anche aiuti di stato di là. Noi vogliamo che Speedline, ma vorrei citare il gruppo Ronal. Perchè è Ronal che si deve vergognare. E glielo diremo e racconteremo fino ad arrivare in tutte le case di tutti i clienti. Di Porsche, BMW. Tutti quanti loro gli racconteremo la vergogna che stanno facendo qui. Questa grandissima vergogna. Noi saremo uniti. Non ci saranno voci distinte. Possono fare quello che vogliono con me. Io non mi fermerò mai qui. Questo è un esempio. E questo esempio deve essere di difesa ai posti di lavoro di tutte le imprese di Venezia e del Veneto. C’è un diritto al lavoro e un diritto a non essere rapinarti nelle cose. Questa che stanno facendo è una vera e propria vigliaccata. E lo stanno facendo anche a tutti quelli imprenditori che si definiscono essere impresa. Ci vergogniamo di questa gente qua. E questa gente qua dovrà chiedere scusa. E non sarà semplice. Non illudiamoci ragazzi, sarà veramente dura. Ancora insisto, ai sindaci. Ricordiamo di dire ai cittadini che siamo vicini agli imprenditori, siamo vicini alle imprese e ai lavoratori; perchè noi rappresentiamo loro. Mi dispiace tanto. Buon Natale.”

Presente il Patriarca Moraglia

La manifestazione ha raccolto l’adesione dei sindaci della città Metropolitana, ma anche dei vescovi.

Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia ha detto: “Sono onorato di essere qui in mezzo a voi e con voi e uno di voi. Sono qui nella veste di presidente della Conferenza Episcopale del Triveneto. Rappresentiamo 4 milioni e mezzo di persone.”

Contro la multinazionale si è schierata anche la classe imprenditoriale veneziana. Molte le imprese che perderebbero il fatturato nel caso di una fuga dell’azienda lavorando nell’indotto.

Confindustria Venezia

“Io oggi sono qui davanti a voi a dire che io le tutelo le imprese. Ma non a tutti i costi. Tutelo le imprese quando investono, quando assumono. Tutelo le imprese se affrontano un momento di crisi; ma non le tutelo quando si celano dietro una semplice parola che sia chiama delocalizzazione. Dietro quella parola, delocalizzazione, c’è tanto di brutto. C’è lo sradicamento della fiducia di un territorio. Lo sradicamento di ciò che un’azienda ha fatto. Di tanti lavoratori che per generazioni hanno fatto del Made in Venice il fatto meglio” Queste le parole di Vincenzo Marinese, Presidente Confindustria Venezia.

Una giornata che ha mostrato coesione nel mondo sociale, economico e politico in un momento difficile. Con il Covid in piena ripresa e con l’aumento delle morti bianche; quattro negli ultimi giorni.

È intervenuto anche il Sindaco di Santa Maria di Sala, Nicola Fragomeni, invitando al minuto di silenzio per le recenti morti sul lavoro. “Per i morti che ci sono stati in questi giorni. Un minuto tutti insieme per queste persone.”

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