L’inchiesta Brugnaro anche sulla Reyer
La guardia di Finanza sta analizzando il rapporto tra gli sponsor della Reyer basket e gli incarichi avuti dalle stesse aziende dal Comune per l’avvio dei grandi progetti. I partiti di maggioranza hanno scelto di non rilasciare dichiarazioni.
Ma la preoccupazione di un danno di immagine per la città e le forze politiche che la governano è nell’aria. Da quando il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi ha incontrato i giornalisti per annunciare gli avvisi di garanzia e l’arresto dell’assessore Renato Boraso e di un imprenditore sta emergendo sui media, dettaglio dopo dettaglio, tutto l’impianto accusatorio carico di indizi.
Per questo motivo Deborah Onisto, consigliera comunale di Forza Italia, ha chiesto che il sindaco riferisca in consiglio comunale prima della pausa estiva. Fratelli d’Italia, invece, pur avendo affrontato la questione oggi non vertice, non rilascia dichiarazioni. La Lega sceglie di tacere come FdI.
Le reazioni politiche e cittadine
Il segretario veneto del partito del Carroccio ha dichiarato di voler attendere che la magistratura faccia il suo corso. Inutile a rimarcare che manca un anno e mezzo al rinnovo della giunta veneziana e gli strascichi di questa inchiesta potrebbero pesare.
Tutto è in divenire comunque: molto dipenderà anche dalle prossime mosse del Sindaco riguardo i suoi funzionari più stretti e i vertici di alcune società comunali ora indagati. Gli schizzi di fango, giusti o sbagliati che siano, non sono facili da portare.
Infatti, all’inaugurazione del ponte votivo del Redentore ci sono state proteste, anche se da una parte di un gruppo sparuto di cittadini. L’unica dichiarazione è stata strappata ad Elena Donazzan nel momento del congedo da Palazzo Balbi in seguito l’elezione del Parlamento Europeo con Fratelli d’Italia.
Le sue parole: “Io sono molto confidente nella nelle persone che ho incontrato nella mia vita e nella onestà che sottende a chi si presenta nella pubblica amministrazione. Io ho una pregiudizio di onestà. E quindi tutto ciò che deve essere fatto in termini di verifiche deve essere fatto con il pregiudizio di onestà e non il pregiudizio di disonestà.”
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