Aumento e riduzione del ticket d’accesso a Venezia nel 2025
La notizia arriva da Ca’ Farsetti nelle ore in cui si sta per concludere la sperimentazione di 29 giorni di contributo, di cui 27 già superati. I visitatori paganti sono stati 500.000 e hanno portato nelle casse del Comune due milioni e 126 mila euro. Sono molto più dei settecentomila preventivati.
Per la giunta Brugnaro è stata una sorpresa e l’attenzione del sindaco ora si concentrerà su quel mezzo milione di persone. Si cercherà, cioè, di vedere se coincidono con i numeri registrati dalla smart control room. In questo modo si riuscirà ad avere una mappatura dei turisti che affollano la città. A partire da questi dati il comune fisserà una soglia delle presenze e deciderà i giorni in cui chiedere 10 euro e quelli in cui fermarsi a 3.
Nel primo trimestre di quest’anno è in una fase di congiuntura rallentata il turismo ha rivelato il suo ruolo essenziale per la tenuta dell’economia della città e dell’occupazione. Ma non sono mancati nemmeno i pendolari, per nulla scoraggiati dalla richiesta di un contributo di €5.
La strategia della Giunta Brugnaro
È certo che l’amministrazione Brugnaro non torna indietro, anzi chiede ai veneti che non pagano di scegliere giorni infrasettimanali per visitare la città. L’obiettivo è selezionare e non aumentare il numero di presenze.
Massimo Venturini, assessore al turismo, comune di Venezia: “Venezia non può attrarre maggiori volumi di turisti. Deve iniziare a scegliere quale tipo di turismo e puntare sul tema del valore aggiunto. Venezia per sua natura è un bene finito, è un bene limitato, è un bene molto fragile per altro. Non può ospitare contestualmente miliardi di persone, pena la distruzione di Venezia.”
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