Il Fatto

Sergio Berlato: il grande imbroglio del Covid-19

Sergio Berlato: "ci hanno raccontato tutte queste bugie per scopi politici e per beneficiare le multinazionali"

Sergio Berlato, intervistato da Luigi Gandi torna sulla questione Covid-19, analizzando come la situazione sia stata manipolata e strumentalizzata.

Sergio Berlato: “corretta informazione per i cittadini”

Luigi Gandi: “Abbiamo un argomento importantissimo. Il grande imbroglio del COVID-19 in Italia ed Europa. Onorevole Berlato è stato fra i pionieri a sottolineare questo fatto.”

Sergio Berlato: “Abbiamo sempre detto che soprattutto chi rappresenta l’istituzione, ha un dovere principale quello di garantire una corretta informazione a tutti i cittadini, in modo tale che poi i cittadini possono fare delle scelte consapevoli.

Sulla questione del COVID-19, sin dall’inizio ci sono state raccontate delle grandissime bugie. Sin dall’inizio, anche quando ci spiegavano che il COVID-19 proveniva da un salto di specie di quel povero pipistrello. Da tanti anni c’erano dei laboratori finanziati, non solo dagli americani, ma anche da diversi paesi europei. Laboratori che operavano delle manipolazioni sui virus a scopo militare.

Un virus manipolato

Un virus che era stato manipolato e che ha creato tutti i problemi che noi sappiamo, quindi già la prima era una grandissima bugia. Poi anche una serie di altre bugie per fare in modo da terrorizzare le persone. Perché terrorizzando le persone si poteva convincere a rinunciare ad alcuni dei propri diritti, delle proprie libertà individuali, nel nome del lo facciamo per voi. Queste imposizioni venivano giustificate da bugie.

La scienza si dimostra che fatto 100, il numero delle persone che contraggono i virus, 90 superano l’infezione senza neppure bisogno del medico. Dopodiché il 5% si ammala quindi denota dei sintomi e intorno allo 06-08% si ammala, in modo tale da prevedere anche il ricovero.

Sergio Berlato: “terrorizzare le persone”

C’era la necessità di usare questi numeri per terrorizzare le persone questo è quello che ci succedeva ed è successo. Abbiamo visto che in molti casi proprio per vendere, questi presunti vaccini, che vaccini non sono, perché un vaccino ha come compito principale impedire alla persona di ammalarsi e di contagiare altre persone.

Purtroppo abbiamo constatato che nonostante le persone si siano vaccinate, con quattro o cinque dosi, molte si sono ammalate e in alcuni casi anche in maniera severa. Hanno raccontato queste bugie per riuscire a garantire guadagni faraonici alle multinazionali farmaceutiche, due a scopo proprio politico per fare in modo da cominciare con l’operazione del controllo sociale. Quindi con la serie di cose che portano al limitare fortemente le libertà. Vere e proprie prove per capire fino a che punto si possono spingere nel limitazione delle libertà individuali.

I vaccini

Io non sono un No-Vax. Io mi sono vaccinato con tutti i vaccini obbligatoria, anche per la mia attività istituzionale in giro per il mondo. Però io ho scelto consapevolmente di non farmi inoculare queste sostanze igieniche sperimentali, perché tali sono. Non sono vaccini.

Prima mi sono informato da dei luminari a livello internazionali, che mi hanno messo in guardia sulla inefficacia e sulla pericolosità di queste sostanze igieniche sperimentali. Io non critico chi ha accettato il consiglio di farsi vaccinare. Sono sempre stato per la libertà di decidere. Ritengo che le istituzioni debbano informare correttamente sulle efficacia e sulla pericolosità di queste sostanze dopodiché ognuno può scegliere liberamente di seguire alcune deviazioni.”

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