La Voce della Città Metropolitana

Tortorella: voglia di psicologo nelle università

L'impatto del Covid si fa sentire ancora nei giovani e i dati del 2022 lo dimostrano. Anna Tortorella, responsabile del servizio di psicoterapia dell'ESU di Ca Foscari, spiega come la richiesta di un supporto sia in costante aumento

In questa puntata di “La Voce della città Metropolitana”, la nostra conduttrice Maria Stella Donà intervisterà Anna Tortorella, responsabile del servizio di psicoterapia dell’ESU di Ca Foscari. Anna Tortorella ha condiviso dati significativi sull’aumento del disagio mentale tra i giovani universitari nel periodo post-COVID.

Le ricerche mostrano l’impatto del COVID-19 sulla salute mentale dei ragazzi

I risultati del 2022 hanno evidenziato un impatto significativo del COVID-19 sulla salute mentale dei giovani adulti. I diciottenni che hanno iniziato l’università nel 2020 hanno subito i danni dell’esperienza pandemica durante gli anni delle superiori, come confermato dai dati raccolti.

Le ricerche nazionali e internazionali hanno confermato un’accesa vulnerabilità tra i giovani, con un aumento sia dei disturbi mentali preesistenti che di nuovi disturbi. Le ragazze sembrano più propense a cercare consulenza psicologica rispetto ai ragazzi, probabilmente a causa di una maggiore apertura culturale nel discutere il proprio disagio.

Una diversa modalità di manifestazione tra maschi e femmine

Un elemento rilevante è la trasformazione del disagio in modalità di manifestazione: mentre nelle donne si riscontra spesso attraverso ansia, depressione e disturbi alimentari, negli uomini emerge più frequentemente attraverso comportamenti conflittuali con l’ambiente circostante.

Un cambiamento significativo è stato notato nei modelli relazionali dei giovani, con un aumento delle difficoltà tra pari anziché con i genitori. Il bisogno di conformarsi a un ideale performativo di perfezione ha contribuito a generare un senso di inadeguatezza e giudizio tra i giovani.

La fascia 20-35 anni possiede una salute mentale più instabile

Inoltre, la fase della vita compresa tra i 20 e i 35 anni è emersa come particolarmente critica, caratterizzata da una maggiore depressione e una minore salute mentale rispetto alla fascia successiva. La mancanza di prospettive occupazionali stabili ha reso questa fase di transizione ancora più difficile.

Nonostante gli sforzi nella prevenzione e nell’offerta di servizi psicoterapeutici gratuiti, la domanda di supporto psicologico è in costante aumento. Le istituzioni universitarie stanno cercando di rispondere a questa crescente richiesta, ma i servizi rimangono limitati.

In conclusione, la collaborazione tra istituzioni educative, sanità pubblica e rappresentanti degli studenti è essenziale per affrontare efficacemente il problema del disagio mentale tra i giovani universitari e garantire loro un adeguato supporto durante questa fase critica di crescita.

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