Mostre a Venezia

Collezione Guggenheim: “La Natura di Arp” di Jean Arp

La natura di Jean Arp, a cura di Catherine Craft e organizzata dal Nasher Sculpture Center di Dallas

Prima sede espositiva della mostra, è una lettura suggestiva e a lungo attesa della produzione dell’artista franco-tedesco Jean Arp (1886–1966), il cui approccio sperimentale alla creazione e il ripensamento radicale delle forme d’arte tradizionali lo hanno reso uno degli artisti più influenti del Novecento.

Nel corso di una carriera durata ben sei decenni, Arp realizza un corpus di opere di notevole influenza in un’ampia gamma di materiali e formati. Fondatore del movimento Dada e pioniere dell’astrazione, sviluppa un linguaggio di forme organiche e curvilinee che si muovono con fluidità tra astrazione e rappresentazione, diventando un punto di riferimento per generazioni d’artisti.

La mostra porta a Palazzo Venier dei Leoni oltre 70 opere, tra sculture in gesso, legno, bronzo e pietra, rilievi in legno dipinto, collage, disegni, tessuti e libri illustrati, provenienti da importanti musei statunitensi ed europei, fondazioni e collezioni private.

L’artista Jean (Hans) Arp

Arp occupa un posto di particolare rilievo alla Collezione Peggy Guggenheim. La prima opera mai acquistata dalla collezionista americana fu infatti una sua scultura, Testa e conchiglia (Tête et coquille) del 1933. “La prima cosa che comprai per la mia collezione fu un bronzo di Jean Arp. [Arp] mi portò alla fonderia dove era stato fuso e me ne innamorai tanto che chiesi di poterlo tenere tra le mani: nello stesso istante in cui lo sentii volli esserne la proprietaria”, ricorda Peggy Guggenheim nella sua autobiografia, Una vita per l’arte (Rizzoli Editori, Milano, 1998). La mecenate continuò con grande entusiasmo ad aggiungere sculture, collage, rilievi e opere su carta alla sua collezione, e oggi sono sette le opere di Arp nella collezione del museo veneziano, tutte esposte in occasione della mostra. In maniera analoga, nel 1967 Patsy Nasher acquistò un bronzo di Arp per il compleanno del marito Raymond, Torso con germogli (1961), e proprio come nel caso di Peggy Guggenheim la scultura diventò l’opera fondante della loro nota collezione di scultura moderna.

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