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Medici di base: troppi pensionamenti. È emergenza

È sempre più emergenza nel centro storico veneziano sul fronte dell'assistenza medica nel territorio. Nelle prossime settimane ci sarà una raffica di pensionamento e nel sestiere Castello un medico è già stato sostituito da un surrogato

Si sta facendo cronica nei sestieri veneziani la carenza di medici di base. Molti sono in età pensionabile e a Castello, in maggio, ha salutato i suoi pazienti il dottor Stefano Granzotto, proprio quando alcuni mesi fa era stato trovato il sostituto di un altro medico andato in quiescenza e l’Ulss non avendo altri da incaricare ha aperto in loco un ambulatorio pubblico.

Troppa burocrazia per i medici di base

Nel sestiere la maggior parte dei residenti ha più di 65 anni, soffre di patologie croniche  e di assenza di familiari e lavoro ce n’è molto. Verso una situazione simile scivolerà anche il Lido, dove due medici di base andranno in pensione. Presto anche il sestriere Cannaregio vedrà chiudere l’attività di altri due camici bianchi.

Sentite lo sfogo del dottor Stefano Granzotto nel corso dell’assemble pubblica organizzata dal Comitato per la Difesa della Salute Pubblica in via Garibaldi.

Dott. Stefano Granzotto, Medico di base: “Ho 65 anni e ho deciso che l’anno prossimo vado in pensione, e come me un altro mio collega e mio coetaneo. Come noi, ce ne sono altri e il motivo è molto semplice: si lavora sempre di più, non come medici, ma come burocrati, come segretari. Abbiamo sempre più carte da fare e facciamo sempre meno il nostro lavoro.

Anche le esigenze delle persone cambiano e si pretende sempre di più perchè si trovano meno risposte in altre sedi tipo l’ospedale. Le persone rivolgono sempre di più a noi e noi francamente di lavorare 10h al giorno senza le ferie che  se al massimo ci prendiamo una settimana dal lunedì al venerdì un paio di volte all’anno”.

L’appello di Salvatore Lihard, Comitato Difesa della Salute Pubblica

A pesare sono soprattutto le pratiche amministrative, complicate per gli anziani oltre che pesanti per un medico che per compilare moduli deve sottrarre tempo alla cura dei pazienti. Per questo, il portavoce del Comitato, Salvatore Lihard, chiede di affiancare ad uno dei tre medici rimasti a Castello un segretario amministrativo.

Salvatore Lihard, Portavoce Comitato Difesa della Salute Pubblica: “A distanza di 7 mesi dalla venuta del medico di medicina generale dal Piemonte, siamo punto e a capo. Solo 4 medici di medicina generale sono sicuramente insufficienti dato che il 32% dei residenti a Castello, circa 3200 anziani hanno superato i 65 anni.

Una delle cose che l’Ulss può fare immediatamente è far venire un impiegato amministrativo della nave sanitaria qui in loco, nello studio del dott. Piantanida in modo che le pratiche vengano velocizzate e gli anziani non possono perdere 30-35 giorni per poi andare al Giustiniani”.

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