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Le aziende si fermano, chiesti aiuti straordinari

L'emergenza di oggi è la carenza di materie prime. Ci sono state avvisaglie già dalla seconda settimana dall'inizio del conflitto in Ucraina, ma ora i container fermi sul Mar Nero cominciano a far sentire la loro assenza in Italia e nel Veneto in modo massiccio. Le imprese chiedono subito la cassa integrazione straordinaria

Non si può più attendere. Non c’è cibo per gli animali negli allevamenti e non ci sono materie prime nelle fabbriche per far andare gli impianti. La 21esima giornata di guerra si apre con la richiesta accorata della Cimea Veneto e di Luca Zaia al governo, di riattivare la cassa integrazione per le aziende costrette a fermarsi perchè hanno i magazzini vuoti o trovano il materiale nel mercato a prezzi proibitivi.

Le materie prime

I containers carichi della ninfa vitale per far funzionare le laboriose aziende venete sono bloccati sul Mar Nero. Non solo carbone e gas, ma anche ferro e argilla. L’ultima nave carica di argilla e caolino, utili per produrre piastrelle, è partita dal porto di Mariupol pochi giorni prima che l’esercito russo invadesse l’Ucraina.

Ora i chimici sono a lavoro per trovare una nuova miscela di argilla da produrre con materiale di altri paesi. Purtroppo, però, ci vorrà tempo e non ce n’è.

Nuovi ammortizzatori per le aziende

Per questo la CNA, una delle associazioni degli artigiani chiede un ammortizzatore sociale straordinario perchè le aziende stanno esaurendo il plafond di cassa integrazione concesso per l’anno. Molte non riescono ad anticipare i compensi perchè in affanno dopo il devastante lockdown, deciso dal secondo governo Conte.

A spaziare con lo sguardo su tutto il mondo dell’industria c’è da star male. Si pensa alla meccanica; presto si fermerà tutta la filiera dell’auto. L’agroalimentare sta vivendo l’assurda contraddizione di non avere foraggio per il bestiame e di essere circondato di campi incolti.

Tempo 2 giorni e comincerà la strage delle mucche. Almeno su quest’ultimo fronte qualcosa si muove.

Agricoltura

Luca Zaia ha commentato in queste ore favorevolmente l’annuncio del Commissario straordinario all’agricoltura che ha deciso di usare per la prima volta la riserva di crisi dei 500 milioni della PAC per cofinanziare misure di emergenza extra da 1 miliardo e di derogare agli obblighi PAC sui terreni a riposo per far fronte ai caro prezzi energia e materie prime.

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