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Granchio blu: ecco il piano di guerra

Nasse a doppia camere e reti di protezione. Parte da oggi il piano di guerra contro il granchio blu lungo la costa veneta. Se ne occuperà Veneto Agricoltura. In ballo ci sono 1500 posti di lavoro

Non solo il piano servirà a proteggerci dal granchio blu, ma anche per ripopolare di mitili la costa, dato che il pescato è drasticamente diminuito a vantaggio dei granchi blu.

Granchio blu: la cifra sul piatto per regolarlo

L’assessore della pesca regionale Cristiano Corazzali ha messo sul piatto 180.000 euro per salvare 1500 posti di lavoro legati all’acquacoltura con cui si producono vongole e cozze. Dovranno servire all’acquisto e al posizionamento di nasse a doppia camera e per l’installazione dei recinti a protezione della semina delle vongole esistente.

Saranno anche utilizzate per lo spargimento di semina artificiale per rilanciare la produzione 2024 nelle aree più colpite. Il nuovo piano di guerra contro il crostaceo sarà attuato da Veneto Agricoltura e partirà subito.

Il piano

Nel mese in corso saranno acquistate le nuove nasse, entro dicembre verranno posizionate le reti di protezione, e tra febbraio e aprile 2024 sarà il momento della semina artificiale.

Altri fondi

Non solo l’assedio del granchio blu: per ritrovare le vongole dal pescivendolo ci vorranno altri 100.000 euro aggiuntivi, per completare il ripristino degli ecosistemi danneggiati dagli eventi atmosferici di Vaia del 2018, e dall’acqua alta di Novembre 2019 finora costata 875.000 euro.

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