E’ di Portogruaro l’hacker che ha beffato la piattaforma Rousseau del Movimento 5 Stelle. Ha trent’anni e si firma Galois: la polizia postale ha perquisito la sua casa e quella dei genitori.
Il giovane hacker fa parte, stando a quanto chiarito dagli investigatori, di una sorta di comunità di esperti informatici che compie questo genere di azioni per rendersi utili ed individuare le falle nelle piattaforme.
Risale allo scorso 2 agosto l’attacco. Quel giorno, lo studente, che risulta ancora iscritto alla Facoltà di Matematica dell’Università di Padova, aveva spiegato il suo gesto online: ”Ho avvisato via e-mail i gestori del sito della vulnerabilità trovata. Mi hanno risposto che stanno lavorando per risolvere il problema, in questo momento la variabile non mi sembra più vulnerabile”.
L’hacker ha scelto non a caso lo pseudonimo Galois, ispirandosi al personaggio francese vissuto tra il 1811 e il 1833. Repubblicano, romantico, geniale, matematico, morto a 20 anni in un duello. Poco più che adolescente, riuscì a determinare un metodo generale per scoprire se un’equazione fosse risolvibile o meno con operazioni, risolvendo un problema che nella matematica esisteva da millenni. Galois era consapevole della propria genialità e insofferente di fronte alle ingiustizie.