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L’export riprende a correre più di prima

Ci sono alcuni imprenditori che hanno battuto i dati dell'export del 2019 già da record tre anni dopo. Venezia e Rovigo hanno ricominciato a correre

Corre l’export delle due province della Camera di Commercio di Venezia-Rovigo, tanto da recuperare e superare i livelli pre pandemia: quasi del 40% nel veneziano, del 15% in più nel rodigino, rispetto al 2019, anno pre pandemico.

Camera di Commercio Venezia-Rovigo

Lo dice il dossier sui movimenti commerciali e l’attività manifatturiera del 2022 della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, presentato oggi dal presidente Massimo Zanon. L’analisi dei numeri è particolarmente confortante perchè tiene conto dei numeri del 2019, anno particolarmente da record.

Massimo Zanon, presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo: “Siamo alla fine di un anno particolarmente tribolato, ma che alla fine ci da la possibilità di far conoscere all’opinione pubblica quella che è stata un’annata per certi versi sorprendente. I numeri della nostra manifattura nella provincia di Venezia e Rovigo sono positivi e in più di un caso vanno a superare i valori del 2019”.

I prodotti più venduti dalle imprese della Città Metropolitana sono le calzature, che rappresentano il 10% delle esportazioni, e le bevande. A Rovigo invece il packaging e le materie plastiche in generale battono tutti gli altri settori.

Mercato mondiale

Il ritmo di crescita più veloce però lo registrano le imprese che vendono aeromobili e veicoli spaziali. I maggiori importatori sono stati il Qatar e la Russia. Non si scherza nemmeno con i prodotti petroliferi raffinati destinati prevalentemente all’export per l’Unione Europea.

Il paese verso il quale Venezia esporta di più, il 17,3% del valore complessivo delle esportazioni provinciali, è la Francia, con il settore calzaturiero.

Il principale mercato di sbocco extra europeo sono invece gli Stati Uniti. Acquistano dalla Città Metropolitana bevande, macchine per impieghi speciali e prodotti petroliferi raffinati. Non sono tutte rose però, ci sono anche le spine: i costi dell’energia e la carenza di manodopera. Per questo gli imprenditori guardano al futuro con cautela.

Massimo Zanon, presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo: “Sarebbe opportuno e piacevole anche per noi tra un anno poter ripetere la stessa soddisfazione con queste percentuali. Vorrebbe dire che le nubi del mondo dell’impresa sono legati ai costi dell’energia, alla difficoltà di trasporti, ai costi di manifattura e alla disponibilità di manodopera. Sono fattori che comportano un aumento dei fatturati che non corrispondono alla produzione”.

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