Motivare la coscienza ambientale, le esperienze di Merveille
Merveille Kouatouka: “Già c’è la presa di coscienza. Questo è l’obiettivo secondo me. Io ci sono non solo per vivere la mia passione, ma l’obiettivo in realtà quello di motivare anche chi magari all’inizio non credeva neanche che non lo potessimo fare insieme, che ci riusciremo perchè con la realtà che vediamo sembra già tardi. Però io dico che non è ancora tardi. Perchè io ci sono, ma da soli non possiamo.
“Quindi la sensibilità che è cambiata, anche questa differenza che vedo il prima e il dopo di ogni passo che faccio. Questa è la mia esperienza personale. Dappertutto dove sono passata con queste varie esperienze sulla sostenibilità ambientale, adesso con il concorso vedo sempre la differenza tra il prima e il dopo. In questo momento con il concorso non siamo ancora al dopo però siamo in mezzo, verso la fine.”
“Ma c’è una grossa differenza: si vede che c’è questa motivazione, che ce la possiamo fare. E questo è quello che posso dire. Non perdiamo tempo in questi percorsi, non è solo una teoria, non è solo perchè pensiamo che siamo noi perfetti che curiamo… No! Ce la facciamo insieme. Questo è il cambiamento più grosso che ho sempre osservato in queste attività che faccio.”
Educazione ambientale in evoluzione: dal riconoscimento accademico alle iniziative studentesche
Alberto Serena: “Molto è cambiato rispetto a 10-15 anni fa perchè queste materie non sono ancora d’insegnamento, però c’è molto proposta all’università su temi legati all’ambiente, gli indicatori d’impatto, percorsi di studio di diversa estrazione. Si vorrebbe nelle scuole che diventasse materia con una dignità propria. I passi a breve termine sono sicuramente un accreditamento e un riconoscimento, come è già stato avviato, e poi la possibilità di comunicare con sempre maggiore efficacia quanto sia importante prendere iniziativa e quanto si possa essere protagonisti. Per cui noi abbiamo ancora questi tre mesi in cui le classi sono attivissime.”
“Nelle prossime settimane ci saranno ulteriori presentazioni nelle scuole. E poi la classe vincitrice potrà visitare la cittadella di Assisi, che è un palcoscenico importante perchè abbiamo presentato al Ministro questa proposta di quello che veramente sogniamo. Vogliamo che quei temi che anni fa erano appannaggio di persone più illuminate diventino occasione per tanti di potersi spendere in modo collettivo facendo una sinergie di percorsi e competenze.”
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