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Borseggiatrice seriale: 12 gravidanze per evitare 30 anni carcere. Presa

Ha fatto dodici figli per evitare il carcere poi si è rifugiata nella sua casa ad attendere i carabinieri. Una borseggiatrice bosniaca pizzicata anche a Venezia ora dovrà scontare 30 anni di carcere

Stava passeggiando con uno dei suoi dodici figli a Pomezia quando i carabinieri l’anno avvicinata e arrestata e lei non ha opposto resistenza. Ora in carcere sconterà una pena di 30 anni per furti, droga, borseggi e reati contro l’amministrazione della giustizia tra Roma e Milano. La borseggiatrice ha accumulato una ventina di arresti, ma riusciva sempre ad evitare la reclusione grazie alla gravidanze. La vicenda della donna di origini bosniache, ora trentatreenne, ricorda il personaggio della contrabbandiera interpretato da Sofia Loren nello lo straordinario film di Vittorio De Sica, Ieri, oggi, domani, girato nel 1963, con Marcello Mastroianni.

La borseggiatrice seriale

Le sue peripezie sono diventate famose il 24 ottobre 2018, per aver aggredito a Venezia l’inviato delle Iene che documentava i borseggi sul Lido. La donna, nata nel casertano, dopo l’ultimo provvedimento emesso lo scorso 29 maggio dal Tribunale di Milano,  si era rifugiata con i suoi figli in un appartamento a Torvaianica, dove già in passato – secondo quanto emerso dalle indagini – aveva stabilito la sua ‘base operativa’.

Negli ultimi anni aveva fornito spesso nomi diversi ma stavolta, rinchiusa nel carcere di Rebibbia, sconterà un cumulo di 12 sentenze per una somma complessiva di 30 anni di reclusione.

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