Il Fatto

Berlato: riportiamo l’Europa allo spirito dei padri fondatori

L'Europa è una Confederazione di Stati sovrani. Che riesca a tutelare le specificità di ogni singola realtà.

Luigi Gandi: “Quale Europa verrà, Onorevole Berlato?” “Io sono sempre stato uno europeista convinto, quindi io non sono per uscire dall’Europa né tanto meno per smantellarla. Io sono per riportare l’Europa a quello che era lo spirito dei padri fondatori” ha detto Sergio Berlato.

Cambiamo l’Europa

Quindi un’Europa che difenda e tenga in considerazione le identità nazionali, le sovranità nazionali. La nostra idea di Europa non è di un super Stato che vada ad annientare, ad annullare l’identità nazionali. La nostra idea d’Europa è una Confederazione di Stati sovrani che riesca a tutelare le specificità di ogni singola realtà.

Questo è quello che facciamo noi. Noi stiamo combattendo in Europa, non perché vogliamo distruggerla, ma perché vogliamo cambiarla e vogliamo riportarla allo spirito dei padri fondatori. Questo ci muove nelle nostre battaglie e siamo certi del fatto che riusciremo ad affermare questo nostro concetto. È una questione che deve essere chiara, anche i cittadini europei.

Berlato per le opportunità

L’Europa è una fonte di grandi opportunità che per essere sfruttate devono essere conosciute. Noi conosciamo in Italia una parte dell’Europa, diciamo così, meno bella. Perché conosciamo più l’Europa per le multe, per le quote latte o per gli obblighi nei posti di lavoro. Invece per la stragrande maggioranza dei cittadini europei l’Europa è una fonte di grande opportunità sia di natura economica, come con la compartecipazione da parte di Europa nei nostri progetti, ma anche opportunità dal punto di vista formativo.

Basti pensare che alcuni programmi comunitari prevedono la formazione dei nostri giovani presso anche altri Stati membri dell’Unione Europea. Programmi per la loro formazione dal punto di vista personale, professionale e linguistico. E dopodiché, una volta formati, possono anche portare a casa questa formazione e metterla al servizio del proprio paese o anche della propria azienda familiare.

Europa vicino ai cittadini

Riteniamo fondamentali, quindi, fare in modo che l’Europa torni a essere vicina a tutti i cittadini. Non la matrigna, pronta solo a impedirci di esercitare le nostre attività così come siamo stati abituati nei secoli. Quindi un’Europa che deve tornare veramente al servizio dei cittadini e non devono essere i cittadini a essere schiavi. O succubi di decisioni che non condividiamo, come ad esempio l’approccio green.

Le ideologie esagerate

Un approccio ideologico esasperato, animale ambientalista ha portato le istituzioni comunitarie ad approvare delle cose che sono devastanti. E non certo condivisibili da parte nostra. La questione delle case green, obbligare tutti i possessori di casa a sborsare dai 50 ai 60.000 € per ogni proprietario di casa per portare la casa ad essere green e quindi a cambiare i serramenti isolamenti. Altre cose del genere.

Ma attenzione, perché se noi obblighiamo i cittadini, che magari hanno già delle difficoltà economiche, magari quella casa l’hanno ereditata dai nonni o dai genitori e non hanno uno stipendio neanche per garantire un’esistenza dignitosa ai propri figli. Se li obblighiamo a tirare fuori i 50 e 60.000 € che spesso non hanno, per arrivare ad avere le case green, questo sarà devastante per tutti i possessori di casa, sarà devastante.

La contropartita per chi non subisce questo obbligo è veder sostanzialmente la propria casa nella impossibilità di essere venduta o affittata. Questo è un esproprio inaccettabile.”

Luigi Gandi: “E si prende la multa! dal 2025 chi non ha adeguato le certe categorie di case, prende la multa. Quindi il poveraccio, che non ha i soldi per adeguarla? Abita lui, non può affittarla, non può venderla, ma paga ogni anno una multa.”

L’Europa e l’integralismo per Berlato

Berlato: “Ci sono altri esempi dell’integralismo animale ambientalista che ha pervaso per troppo tempo le Istituzioni comunitarie. E l’esempio è quello del divieto di utilizzo delle auto con motori benzina diesel a partire dal 2035 in Europa. E solo in Europa, non nel resto del mondo. Questo cosa comporta? il fatto che noi saremo obbligati ad andare a prendere le batterie elettriche da chi attualmente ha quasi monopolio, la Cina. E la Cina ha il 90% del mercato delle batterie elettriche nel mondo. Sappiamo no? l’acquisizione delle materie prime delle terre rare e via dicendo.

Allora tutto questo, quindi noi ci legheremo mani e piedi alle forniture di batterie elettriche della Cina. La quale, quando avrà questo tipo di monopolio nelle mani, ci darà le batterie elettriche al prezzo e alle condizioni che vorrà lei. Magari dicendoci, guardate noi vi diamo le batterie elettriche di cui avete bisogno, però le nostre batterie funzionano meglio con le nostre auto elettriche, quindi vi diamo batterie e anche auto. Ecco dimostrazioni lampanti di come a volte l’ideologia animal-ambientalista e l’integralismo possa portare a dei danni che sono veramente devastanti.”

GUARDA ANCHE: Sergio Berlato torna a parlare di OGM

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