Il Fatto

Berlato: il territorio ospitale per uomo e lupo

Berlato per la tutela di un territorio ospitale. Bisogna garantire un equilibrio attraverso conoscenze di natura tecnico scientifica.

Sergio Berlato: “Questo amore sviscerato e viscerale nei confronti del lupo, in realtà nasconde interessi economici faraonici. Sono finanziamenti pubblici che eroga anche l’Istituzione comunitaria attraverso dei programmi, che sono i programmi Life. Che poi si articolano in centinaia e centinaia di progetti. Successivamente presentati e cofinanziati sia dall’Unione europea che dagli enti locali.

Allora, siccome ci sono tantissimi milioni di euro che poi girano. Non tanto per garantire la tutela del lupo, ma siccome il lupo comporta attorno consulenze e studi, simulazioni, convegni e tutta una serie di cose, se li spartiscono tra coloro che hanno interesse. Ma un interesse non tanto a garantire la vita del lupo ma a garantire l’enorme giro di soldi che ruota attorno alla questione dei Lupi.

Berlato per la tutela del territorio

Allora su questa questione qua, noi vogliamo divulgare il messaggio che, nel rispetto delle direttive comunitarie, se noi non tuteliamo le nostre attività produttive che esercitiamo sul nostro territorio. Attività come allevamento e pastorizia. C’è il pericolo reale che poi il territorio non sia più ospitale, non solo per gli esseri umani, ma neanche per i Lupi stessi.

Territorio ospitale per uomo e lupo

Cioè la questione sta in questi termini, quindi garantire un equilibrio non significa sterminare una specie a favore di un’altra o delle attività umane. Ma significa fare in modo che, attraverso conoscenze di natura tecnico scientifica, si possa garantire questo equilibrio. E quindi fare in modo che il patrimonio faunistico ma anche ambientale possa essere oggetto di continue manutenzioni.

Questo a beneficio non solo delle presenti ma anche delle future generazioni. Questo è quello che dobbiamo fare.

La rappresentazione degli animali

In Italia adesso, in tutto questo affare di natura economica, si veste con l’approccio buonista alla Walt Disney. Approccio secondo il quale gli animali sono umanizzati. Allora, e quindi c’è la rappresentazione degli animali, non come sono in realtà, soprattutto i grandi carnivori, ma alla Walt Disney. Quindi l’orso non è l’orso feroce che sbrana le persone. Ma l’orso yoghi, bubu, quelli di cartoni animati. Il lupo, non è il lupo che ammazza e mangia le nostre vacche, i nostri vitelli, le nostre pecore no. Il lupo, Ezechiele, quello della favola dei porcellini. Questo è quello, no. Questo tipo di rappresentazione falsa fa convincere tante persone che in fin dei conti il lupo fa il lupo e deve essere rispettato e tutelato.

Ma se qualcuno rivendica il diritto del lupo a vivere perché noi non possiamo rivendicare il diritto a vivere dei nostri Agnelli, dei nostri vitelli, dei nostri asinelli che vengono sbranati sistematicamente? Da una presenza eccessiva e incontrollata dei Lupi sul nostro territorio.”

GUARDA ANCHE: Berlato e il Piano lupo nazionale nel rispetto delle direttive europee

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