Gli evasori a Treviso
295 badanti nella marca trevigiana, pur essendo assunte regolarmente, non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi, di fatto rientrando tra gli evasori totali.
Questa è la scoperta che gli investigatori della Guardia di Finanza hanno fatto. Hanno analizzato, dall’aprile scorso ad oggi, le posizioni dei domestici e dei badanti nella provincia di Treviso.
Il monitoraggio ha individuato almeno 4000 posizioni di lavoratori inadempienti. Di questi individui, quasi 300 sono completamente sconosciuti al fisco. Alla fine, la base imponibile sottratta alle imposte, ha raggiunto un totale di 12 milioni di euro.
Si tratta probabilmente di persone che hanno percepito reddito superiori agli 8 mila euro l’anno. E’ solo al disotto di questa soglia che non è richiesta infatti la presentazione del 730 o del modello unico.
Gli inadempienti sono stati trovati perchè i datori di lavoro avevano inserito nelle banche dati dell’INPS tutti i dati previsti: periodo di assunzione, ore di lavoro, tariffe orarie e contributi versati.
Inoltre incrociando le informazioni nelle banche dati, si è scoperto che sei degli evasori totali avevano chiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza per un importo complessivo di 85 mila euro.
L’indagine non finisce qui. La Guardia di Finanza sta continuando i controlli in collaborazione con l’INPS e i numeri potrebbero lievitare.
Il lavoro della Guardia di Finanza
I controlli svolti finora hanno riguardato solamente una percentuale minoritaria dei potenziali evasori individuati: l’attività delle Fiamme Gialle di Treviso proseguirà, dunque, per completare l’azione di contrasto all’evasione in questo settore.
L’economia sommersa e l’evasione alterano le regole del mercato e danneggiano i cittadini onesti. L’operato della Guardia di Finanza, pertanto, mira a garantire un fisco più equo e proporzionale all’effettiva capacità di ognuno e a tutelare i molti che, anche nella stessa categoria, rispettano le regole e le normative in vigore.
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