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Zaia: vaccini a chiamata senza prenotazioni

L'esperimento pilota che partirà da domenica nella Marca è stato spiegato oggi da Luca Zaia durante la consueta diretta da Marghera. L'idea di saltare le prenotazioni, ha detto, è partita da un'esperienza diretta. Al telefono mi sono spazientito. Sentiamo nel dettaglio cos'è successo.

La Marca Trevigiana farà, per tutte le province del Veneto, l’esperimento pilota per bruciare le tappe ed evitare i tempi lunghi delle prenotazioni per i vaccini. Ne ha parlato Luca Zaia durante la diretta da Marghera oggi annunciando un sistema basato su chiamata diretta per classe di età.

Il bollettino di oggi

I dati di oggi riportano 2.042 casi in più di ieri, i totali positivi in questo momento sono 39.128 (+45 rispetto a ieri). I ricoveri in ospedale si attestano su 2.059 ricoverati: di cui 1.792 in area non critica, 39 in più di ieri. Mentre in terapia intensiva il dato è di 267 ricoverati, con un aumento di 7 persone. I decessi sono 28.

Le dichiarazioni di Luca Zaia

Per ora si inizia dai centri vaccinali in Treviso con i nati nel 1936 se poi funziona il modello, il governatore della regione ha detto che verrà esteso anche alle altre province Venete. Queste le parole del Governatore del Veneto.

“I centri sono 4. Si parla di Oderzo, Godega, Riese e Villorba per i nati nel 1936. Per ogni ora ci sarà un mese. Se sono nato a gennaio alle ore 8, febbraio alle ore 9 e così via fino alle 7 di sera. Noi abbiamo anche tutti i numeri dei nati per ogni mese, per ogni centro vaccinale. E’ molto più semplice di quello che potete pensare.”

La riapertura delle scuole

Sono diminuiti, inoltre, i posti letto occupati nelle terapie intensive di 60 unità ma i ricoveri sono in linea con i numeri di marzo 2020. Dunque negli ospedali saranno ridotti i servizi ospedalieri. Tuttavia visto il trend di contagio il governatore del Veneto non esclude che venerdì la regione possa ritornare in zona arancione e dunque possano riaprire le scuole.

“Se noi venerdì verremo classificati arancioni, perché ci sarà stato un colpo di lima che ci fa scendere sotto l’1:25, vorrà dire che bisogna stare molto attenti perché sennò in un attimo torniamo su.  La conseguenza sarà che dopo ci facciamo altre due settimane in rosso, a legge vigente e non per scelta della ragione. Io comunque spero proprio che la scuola riusciamo ad aprirle. Ovviamente, resta in piedi, per le superiori e le medie, il tema che ci vincola per legge del 250 per distretti scolastici. Però per quanto riguarda le primarie, le 06, il nido e la scuola dell’infanzia, io spero che partano velocemente.” Così dichiara Luca Zaia.

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