La Voce della Città Metropolitana

Giuseppe Sacco: la ripresa dell’attività giudiziaria a Venezia

L'avvocato Giuseppe Sacco, presidente dell'ordine degli avvocati, ci aggiorna su cosa accade nel mondo della giustizia Veneziana e Veneta nel post lock-down.

Con la riapertura delle scuole è tornata in ufficio circa la metà dei dipendenti pubblici, e anche nei tribunali le cancellerie hanno cambiato ritmo, anche se per una causa civile ci vuole almeno un anno e mezzo. Ne parliamo con il presidente dell’ordine degli avvocati veneziani Giuseppe Sacco.

Le parole di Giuseppe Sacco

Il lavoro che abbiamo fatto ha creato grandi opportunità. Riuscire oggi a fare delle udienze, non in presenza, anche nel civile è diventato una grande opportunità, perché laddove ci si muoveva semplicemente per chiedere alla corte d’appello di trattenere una causa in decisione, oggi con dieci minuti di collegamento riusciamo ad unire diversi colleghi senza spostarci. Ciò ci permette di esercitare, in maniera perfetta e consona, la nostra professione.

Processi telematici

Sicuramente questa crisi ha creato nuove e diverse opportunità. Nel giro di quindici giorni c’è stata l’opportunità di poter fare le prove per decidere quale piattaforma utilizzare per il processo civile telematico. Alla fine l’emergenza ha accelerato dei processi virtuosi (parliamo del civile, nel penale l’oralità è ancora sovrana, la presenza del giudice è insostituibile).

L’attività giudiziaria

Dire che l’attività giudiziaria è stata ripresa completamente è ancora un azzardo. Purtroppo le disfunzioni di organico e quant’altro sono state accentuate in maniera pesantissima dallo smart working, che non è adeguato a tutte le attività. Laddove c’è l’accesso a delle piattaforme informatiche criptate da casa non possono essere utilizzate. Bisogna recuperare molto lavoro arretrato che poco alla volta deve essere riassorbito.

Novità tecnologiche

Stiamo sperimentando un’app che renderà più facile l’accesso alle udienze e non creerà assembramenti. Dal punto di vista della salvaguardia  della salute è sicuramente un vantaggio per tutti.

Tutela dei diritti

Bisogna sempre e comunque tutelare i diritti. Il lock-down non può essere qualcosa che impedisce l’esercizio dei diritti. Noi avvocati abbiamo lavorato durante il lock-down, abbiamo cercato di mantenere fermo il presidio della giustizia  e dei diritti dei cittadini perché noi siamo il primo accesso per il cittadino prima che sfoci in una causa/vertenza penale la vicenda che interessa il cittadino. Gli avvocati hanno questa funzione sociale che è un ausilio di continuità sulla tutela dei diritti.

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