Cronaca

Violenze sessuali alla moglie e picchia la figlia per anni: arrestato

Un bengalese di 40 anni residente a Spinea dovrà scontare 4 anni di carcere. Nell'ultimo decennio centinaia di episodi violenti. Aveva instaurato un regime di terrore casalingo

Nel pomeriggio di sabato i Carabinieri della Stazione di Spinea hanno tratto in arresto su Ordinanza di Carcerazione per il reato di maltrattamenti contro familiari H.D. 40enne originario del Bangladesh.L ’uomo, è accusato di violenze nei confronti della moglie sin dal 2007, umiliata, percossa e minacciata di morte a più riprese.

Violenze

L’accusa più grave è però quella di violenza sessuale, consumata nell’ambito di un grave “regime” di maltrattamenti nell’ambito delle mura domestiche. La violenza inoltre si consumava anche nei confronti della figlia minorenne, picchiata insistentemente anche con l’utilizzo di oggetti domestici.

Le indagini

L’intervento effettuato dai Carabinieri è il culmine di una indagine che ha preso origine nel 2017. C’erano stati i primi riscontri investigativi in seguito alla denuncia della ragazza divenuta maggiorenne e più consapevole del quadro delle mostruosità vissuto. Ciò ha posto fine ad una storia che si protraeva, purtroppo, da anni, nella vana speranza che potesse migliorare.

Le indagini dei Carabinieri infatti, hanno evidenziato che moglie e figlia dell’uomo, da diversi anni venivano quotidianamente offesi e minacciati. Anche picchiati, tanto da essere più volte ridotti con il viso gonfio e tumefatto. Alla fine non ce l’hanno fatta più. Terribile il quadro refertato dagli uomini dell’Arma. Un quadro fatto di violenze divenute insostenibili, di paura, costellate da centinaia di episodi sfociati in violenza e minaccia di morte. Oltre ai calci e pugni sferrati senza motivo infatti, il violento era solito spaccare tutto ciò che trovava dinanzi, mobili di casa, rottura di porte, di pensili della cucina, vetrate, piatti , bicchieri. Tutto quello che capitava a tiro.

Le minacce

Le minacce, sempre dello stesso tipo, di morte, fatte anche con coltelli prelevati in cucina, culminavano, almeno per la moglie, con la costrizione ad avere rapporti sessuali. Un vero e proprio incubo famigliare.

L’indagine dei Carabinieri ha ricostruito – come detto – anni di violenze con almeno cinque chiari episodi con precisi riscontri, ma sono innumerevoli i fatti e le condotte riportate, informando conseguentemente l’Autorità Giudiziaria che ha infine emesso il provvedimento restrittivo eseguito sabato dai militari della Stazione di Spinea.

Nel corso della rituale perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti anche una serie di oggetti utilizzati dall’uomo a mo’ di arma impropria per infliggere le sue violenze alle due povere donne sottomesse, tutti sottoposti a sequestro.

L’arresto

L’uomo, dopo le incombenze di rito, è stato tradotto in carcere a Venezia dove dovrà scontare l’esemplare condanna a quattro anni di reclusione per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia.

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