Il Fatto

Sergio Berlato: covid, usati protocolli criminali

Sergio Berlato: "se fossero state curate le persone come previsto e come consigliato dai veri medici, avremmo risparmiato molte vittime"

Sergio Berlato espone l’equivoco dei protocolli medici nel periodo della pandemia. Sostenendo come, con le giuste cure si sarebbero potute risparmiare molte persone.

Sergio Berlato: “obbligavano i medici a prescrivere Tachipirina”

Sergio Berlato: “Sulla questione del grande imbroglio va ricordato che, mentre qualsiasi medico che ha fatto il giuramento di Ipocrite, che è qualcosa di fondamentale per la deontologia di ogni medico, ai medici veniva impedito di andare a visitare i propri pazienti. Perché dicevano che, se andando a visitare i propri pazienti per curarli ci sarebbe stato il pericolo di diffondere ulteriormente questo tipo di infezione. Ricordatevi che i medici andavano a visitare pazienti anche durante il periodo della peste.

Però i protocolli ministeriali obbligavano i medici a prescrivere per telefono vigile attesa la Tachipirina. Io ho parlato con tanti medici, che non rispettando questi protocolli criminali che hanno fatto morire tante persone, sono andati a visitare le persone e le hanno curate con dei farmaci comunemente in uso, che costano poco, forse questo uno dei problemi. Hanno guarito le persone.

Si potevano risparmiare vite

Ho contattato personalmente tanti medici che ho in quel periodo, hanno curato le persone soprattutto nella fase iniziale dell’infezione, la mortalità è stata ridotta di quasi il 100%. La stessa identica cosa per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri. Quindi dà dimostrazione che se fossero state curate le persone, così come ci dicevano tanti medici, molti dei deceduti potrebbero essere ancora in vita.

Si è continuato a mettere in allarme falsità di messaggi lanciati da tanti mezzi di disinformazione, che fortemente sponsorizzati dalle istituzioni e dalle multinazionali farmaceutiche, ti raccontavano quello che volevano loro. Non avevano alcun tipo di preparazione in virologia ma si atteggiavano come se fossero dei virologi a livelli internazionali. I virologi a livello l’internazionale vengono trattati da rincoglioniti, trattati da persone che non avevano alcuna credibilità e quindi venivano isolati, ghettizzati e ridicolizzati.

Serve documentare come questo grande imbroglio sia stato costruito, architettato e attuato non per difendere la salute delle persone, ma per difendere gli interessi delle multinazionali e difendere scelte politiche criminali, che hanno portato a dei danni incredibili dei sanitari ma anche dei punti di vista economico e occupazionali.”

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