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Renzo Mazzaro, femminicidi “gli uomini non accettano più un no”

Renzo Mazzaro "bisogna introdurre anche in Italia, nelle scuole e come materia obbligatoria, educazione sessuale e affettiva"

Renzo Mazzaro ci espone in una profonda interpretazione la sua visione sul problema sociale, legato all’omicidio di Giulia Cecchettin.

Valori maschilisti

“Il fatto che ha sconvolto in questi giorni l’Italia è la morte di Giulia, assassinata orribilmente dal suo ex fidanzato. Fatto accaduto a pochi passi da casa nostra, impossibile non parlarne ma non soltanto perché è caduto qui da noi, bensì perché è avvenuto in un contesto familiare di famiglia per bene.

Il cosiddetto bravo ragazzo e con motivazione che viene individuato da molti, sarebbe nella mentalità patriarcale che ispira ancora l’educazione familiare. Anche se famiglie patriarcali è un po’ difficile da trovarne ancora, direi piuttosto nei valori maschilisti, che impegnano la nostra società.

Educazione sessuale e affettiva in Europa

Quindi è difficile negarlo e come soluzione, si dice che bisogna introdurre anche in Italia, nelle scuole e come materia obbligatoria, educazione sessuale e affettiva. Una materia introdotta da molti anni in molti paesi europei. Per esempio in Germania è una materia scolastica dagli anni 70, in Inghilterra l’hanno introdotta nel 2020 e però ci sono molte polemiche.

Lì le famiglie sono insorte contestando sia i metodi, sia i contenuti di questo insegnamento, al punto che il primo ministro ho dovuto avviare adesso una revisione dei programmi. In Spagna la situazione è analoga a quella italiana. Nei paesi nordici si scardina invece educazione sessuale è materia scolastica da molti anni. Dove proprio lì ci sono invece il maggior numero dei femminicidi percentualmente.

Renzo Mazzaro oggi si pretende anche il sesso

Pensate che soltanto in Irlanda e Lussemburgo hanno una percentuale di femminicidio inferiore a quella italiana. Si spiega allora questo paradosso, una risposta che ho letto e che mi sembra quantomeno originale, o comunque interessante. è quella del sociologo torinese Luca Ricolfi, lui in sintesi dice: “dove la tutela dei diritti è più praticata e quindi c’è assicurato il diritto alla casa, il diritto al lavoro, il diritto a un reddito minimo, il diritto ai consumi ed il diritto al sesso”.

Lui dice se non si hanno questi diritti li si pretendono. Obiettivi che una volta erano conquiste e quindi uno era allenato anche a sentirsi dire di no. Questo include anche il sesso, se io non ho questo diritto assicurato, non sopporto il no. Ecco io non so se questa spiegazione vi convince, voi come la pensate?”

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