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Pinocchio, nostro contemporaneo in scena al Teatro Malibran

Lo spettacolo "Pinocchio" fino al 24 gennaio, con la magica colonna sonora di Pierangelo Valtinoni, offrirà un incantevole viaggio teatrale adatto a tutte le età

C’era una volta un pezzo di legno, si apre una porticina e compaiono i protagonisti: Mastro Geppetto e il suo amatissimo burattino Pinocchio. Tutto è fiaba in questo delizioso allestimento di Pinocchio, opera del compositore vicentino Pierangelo Valtinoni che a grande richiesta torna a Venezia con la messa in scena del 2019 per il Teatro Malibran. È firmata dal regista Gianmaria Aliverta, dalla scenografa Alessia Colosso, dalla costumista Sara Marcucci, dalla light designer Elisabetta Campanelli e dalla coreografa Silvia Giordano.

L’universale fascino di Pinocchio

Il libro di Carlo Collodi, tradotto in più di 270 lingue, continua ad ispirare tutte le arti: dal cinema alla pittura, dal fumetto alla danza e appunto la musica. In questo caso di impianto tonale, con tanti riferimenti al linguaggio classico, da Ravella a Puccini, ma anche ai musical di Bernstein e al progressive rock.

Il successo internazionale del Pinocchio di Pierangelo Valtinoni

Pinocchio di Pierangelo Valtinoni su libretto di Paolo Madron è nato nel 2001 come atto unico del Teatro Olimpico di Vicenza, ma è nel 2006 a Berlino che prende davvero forma nei due atti definitivi e da allora il successo è stato ovunque inarrestabile. Da Mosca a Madrid a Hong Kong. Tant’è che Pierangelo Valtinoni è uno dei compositori italiani viventi più eseguiti al mondo.

I dettagli dello spettacolo al Teatro Malibran con l’orchestra della Fenice

Interpretato da 57 bambini attori e 6 cantanti adulti, Pinocchio è uno spettacolo adatto al pubblico di tutte le età. Sarà in scena fino al 24 gennaio al Malibran con Marco Paladin alla guida dell’orchestra del Teatro La Fenice e il coro di voci bianche dei piccoli cantori veneziani preparati da Diana D’Alessio.

Prestigioso il cast vocale dove troviamo il soprano Michela Antenucci nei panni del burattino Pinocchio, il basso baritono Matteo Ferrara in quelli del falegname Geppetto e il soprano Giovanna Donadini nel ruolo della fata.

Un messaggio di fiducia e perdono

Questo Pinocchio, liberamente ispirato alle avventure del burattino di Collodi, cerca di evitare quella patina di moralismo tipicamente ottocentesco per concentrarsi sugli episodi più ludici, ma costruttivi nella formazione della personalità.

Al centro di tutto il rapporto col padre, mosso da un amore incondizionato, sempre pronto a dare fiducia e a perdonare, un messaggio che ci conforta e ci rassicura.

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