La Voce della Città Metropolitana

Giordano: a Venezia poco lavoro e cresce la rendita

Precariato e disuguaglianze di genere a Venezia, Daniele Giordano svela le condizioni del mercato del lavoro in città e chiede migliori tutele

In questa puntata di “La Voce della città Metropolitana”, la nostra conduttrice Maria Stella Donà intervisterà Daniele Giordano, segretario generale della CGIL di Venezia.

Il 90% dei nuovi contratti è precario

Daniele Giordano, segretario generale della CGL di Venezia, ha evidenziato le sfide del mercato del lavoro nella città metropolitana, mettendo in luce una situazione preoccupante.

Secondo i dati forniti da istituti nazionali come l’INPS e l’INAIL, il 90% dei nuovi contratti di assunzione è precario, con solo il 10% a tempo indeterminato. Questa precarietà si traduce in bassi salari, particolarmente penalizzanti per donne e giovani. Le donne, in particolare, sono soggette a contratti part-time, contribuendo a una disparità retributiva che persiste lungo l’arco della carriera.

Una forte differenza salariale tra uomini e donne

La differenza salariale si percepisce già nella prima fascia d’età, ovvero quella di inserimento lavorativo, che va dai 15-24 anni, in cui si registra che le donne guadagnano circa 3.500 euro in meno degli uomini. Successivamente, nella fascia 40-55, l’evoluzione della carriera porta ad un gap anche superiore ai 10.000 euro tra uomini e donne.

Ma la precarietà non è l’unica sfida. I costi elevati degli immobili, con Venezia al secondo posto per i costi al metro quadro, e la stagnazione dei salari minano la sostenibilità economica delle famiglie. Persino l’incremento del turismo, che porta con sé una promessa di ricchezza, non si traduce in una migliore distribuzione del reddito.

Redditi non adeguati al tenore di vita

Le grandi multinazionali investono nel settore turistico, ma questa ricchezza non si riversa equamente sulla popolazione locale. I giovani, di fronte a prospettive lavorative poco allettanti, sono costretti a cercare opportunità altrove. Le professioni più richieste sono quelle legate al settore turistico (come camerieri, commessi), ma i redditi offerti non sono sufficienti a garantire un tenore di vita dignitoso.

Giordano sottolinea la necessità di qualificare il lavoro e di favorire una contrattazione territoriale che consenta una redistribuzione più equa della ricchezza generata dal turismo. È urgente un confronto tra istituzioni pubbliche e forze sociali per affrontare le sfide legate alla gestione dei rifiuti e alla stabilità occupazionale.

In un paese dove mancano leggi sulla rappresentanza e sulla scelta dei contratti di lavoro, la richiesta di Giordano di maggiori diritti e protezioni per i lavoratori risuona con forza. È tempo di affrontare con determinazione le disuguaglianze e le ingiustizie che minano il tessuto sociale ed economico di Venezia.

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