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Gabriele Zampieri: evoluzione del rapporto tra cibo e ambiente

Gabriele Zampieri spiega che la persona è molto cambiata nel rapporto ambiente-cibo: cerca prodotti freschi e impatti sensoriali forti

Gabriele Zampieri offre un’interessante analisi dell’evoluzione del rapporto tra cibo e ambiente, con particolare attenzione anche alla componente emozionale e sensoriale umana.

Gabriele Zampieri sul rapporto tra cibo e ambiente

Paolo Dalla Vecchia: “Quali sono state le modifiche dei consumi alimentari legate ai cambiamenti climatici? Avete riscontrato modifiche da parte del consumatore?”

Gabriele Zampieri: “Io sono un appassionato. Cerco di informarmi, capire e comprendere i comportamenti delle persone nella parte all’approccio all’agricoltura. Diciamo che i consumi possono essere cambiati sui prodotti freschi come frutta e verdura, che consentono di attenuare il peso del calore, in modo che ti facciano sentire più leggero perché il calore ti opprime.

Da un certo punto di vista i gusti non sono cambiati, ma la persona sì. La persona è cambiata in una maniera  straordinaria. Oggi il comportamento del consumatore è particolarmente attento al mondo agricolo. Il consumatore a livello mondiale è abituato a un turismo di esperienza diretta. Per esempio vado a fare la pasta in Toscana e scelgo un agriturismo che ti fa fare proprio quello, arrivare a un prodotto agricolo, e vivere un’esperienza alimentare.

Agricoltura emozionale e sensoriale

Poi c’è anche un qualche cosa di emozionale. La gente spesso si avvicina al mondo agricolo anche per vivere emozioni. Per esempio attraverso la raccolta dei fiori, oppure vedere gli animali o vivere in un ambiente incontaminato.

Un terzo possibile approccio, un po’ coniato da me, è il vivere l’agricoltura con i sensi, agricoltura sensoriale. Questo significa che io ascolto l’agricoltore che dice di avere un prodotto di fronte alla strada, quindi la gente lo compra perchè lo vede. Se io vedo un animale in una stalla lo voglio, lo desidero. Questo perché vedo da dove nasce.

Io ho una casistica divertente di un’azienda, che vende a prezzi elevati i proprio prodotti perché ha i suini allo stato brado. La gente vuole tornare a un contatto diretto con la natura e a vivere l’esperienza di acquisto come emozionale. Io scelgo quello che vedo e che penso al desiderio che ho di cibarmi in maniera naturale”.

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