Investigatori a lavoro
L’assassinio di Giulia Cecchettin. Ora gli investigatori sono al lavoro, per capire se c’è stata la premeditazione. Ci sono alcuni elementi che potrebbero far pensare ad un omicidio programmato. L’ultimo secondo una notizia diffusa dal quotidiano, La Stampa, e confermata da fonti degli investigatori, è l’acquisto del nastro adesivo. Che l’ex ragazzo di giulia, ha effettivamente usato per imbavagliarla e che avrebbe acquistato tre giorni prima dell’11 novembre giorno del femminicidio.
Ci sono inoltre i due coltelli trovati nella Fiat grande punto nera, bisognerà scoprire se si è portato i coltelli da casa e se il nastro adesivo è stato acquistato per quella finalità. Ci sono poi le ricerche in rete sull’acquisto di kit di sopravvivenza in montagna.
Filippo Turetta, occultamento di cadavere
Oltre al sequestro di persona, all’omicidio poi c’è un altro reato che potrebbe essere contestato a Filippo Turetta, ossia quello di occultamento di cadavere. Visto che ha portato la salma in un canalone disabitato nel raggio di 12 km, poi nascosto il corpo in dei teli di plastica.Lo studente di Torreglia, al suo arrivo domani 25 novembre a Venezia, sarà portato al carcere di Santa Maria maggiore. Qui sarà sorvegliato a vista per la sua incolumità sia per il rischio di aggressioni esterne, sia per vigilare su possibili atti autolesionistici. Sarà inoltre visitato dal medico e dallo psicologo e nel caso i due sanitari lo ritengono opportuno anche da uno psichiatra per valutare le sue intenzioni suicide.
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