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Festival dell’Acqua di Mirano: la risorsa più importante

Ci sarà anche una rilettura del Vajont di Marco Paolini alla prima edizione del Festival dell'acqua che dal 22 settembre al 15 ottobre animerà con mostre, visite guidate e performance, vari luoghi di Mirano, dalla corte di Villa Errera al Bacino delle Barche. Ecco la presentazione del Festival

Dal 22 settembre al 15 ottobre 2023 si terrà la prima edizione del “Festival dell’Acqua” di Mirano, organizzato dall’Amministrazione Comunale con il patrocinio della Regione Veneto e della Città Metropolitana di Venezia, la collaborazione di ANBI Veneto e del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive e la partecipazione di associazioni e imprese del territorio: tre settimane e 14 appuntamenti di approfondimento scientifico, culturale e di ri-scoperta del territorio.

Un ricco programma che coinvolgerà la cittadinanza e che vedrà la partecipazione di esperti e studiosi del settore, enti di categoria regionali e professionisti, per una riflessione locale e globale sul significato e il senso dell’acqua, sulle cause e gli effetti della carenza della risorsa e sulla sua importanza come risorsa.

L’orgoglio del Sindaco Baggio

“Siamo orgogliosi di presentare la prima edizione del Festival dell’Acqua di Mirano, un evento che vuole promuovere il territorio, il suo paesaggio, la sua storia, le sue bellezze e, nello stesso tempo, proporre una riflessione sull’acqua quale bene e diritto primari ed essenziali. Il Festival celebra ed esalta l’acqua come valore pubblico e umano, rappresentandola come cultura, scienza, sostenibilità, paesaggio e solidarietà, come icona di chi siamo e di dove vogliamo andare”, dichiara il Sindaco di Mirano Tiziano Baggio.

E continua: “D’altra parte, Mirano è città d’acqua, città di fiumi, canali, laghetti, salti d’acqua, fossi: un’affascinante realtà economica e paesaggistica, un sistema idrico naturale eccezionale, una capillare regimentazione irrigua nata dalla laboriosità dell’uomo fin dai tempi antichi. Un sistema che ha determinto la storia di Mirano, una città agricola che l’acqua ha collegato a Venezia e a Padova e attraverso di esse al mondo conosciuto, segnandone lo sviluppo e la qualità di vita che è stata conservata fino ai nostri giorni”.

Il Festival dell’Acqua e i 60 anni del Vajont

Molti gli appuntamenti in programma, che culmineranno con il convegno sulla navigabilità del canale Taglio previsto sabato 14 ottobre e a cui parteciperanno tra gli altri, la Vice Presidente della Regione Veneto Elisa De Berti e il Professore dell’Università di Ca’ Foscari Francesco Vallerani.

Prosegue il primo cittadino: “Con la prima edizione del Festival vogliamo riflettere sul dramma del Vajont, di cui ricorre il sessantesimo anniversario e sulla crisi climatica. Studieremo, proprio come facevano gli antichi, come migliorare la gestione delle acque e migliorare il sistema irriguo e, infine, godremo delle nostre bellezze e del nostro paesaggio”.

“Ritengo di particolare valore il contributo fornito dai nostri giovani. Ringrazio Leonardo Zuliani, Lorenzo Pace e Matteo Natin, studenti dello IUSVE – Istituto Universitario Salesiano Venezia, che hanno ideato e realizzato lo splendido logo del Festival ed Elia Paccagnella e Paolo Morlotti del Circolo NOI di Mirano che hanno prodotto l’emozionante video-promo che ci accompagnerà per tutta la durata del Festival”, spiega il Sindaco.

Il Tema dell’Acqua

Interviene Francesco Cazzaro, presidente di ANBI Veneto e del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive: “Il tema della gestione dell’acqua acquisisce un valore sempre più centrale in epoca di mutamenti climatici. ANBI Veneto e Acque Risorgive hanno accolto con piacere la richiesta di collaborazione del Comune di Mirano per il Festival dell’Acqua. Questo perché tra i nostri compiti vi è anche quello di sensibilizzare la cittadinanza sulle tematiche che ogni giorno ci vedono impegnati: la gestione della risorsa irrigua, la prevenzione del rischio idraulico e la tutela del territorio e dell’ambiente”.

Il Festival affronta, come si diceva, il tema dell’acqua sotto il profilo culturale, paesaggistico e scientifico. Ci saranno maratone di lettura, conferenze, passeggiate e gite in Kayak. “Un Festival che vuole essere un’occasione di riflessione plurale”, dichiara l’Assessora alle politiche ambientali, verde pubblico e risorse agricole Elena Spolaore.

“Un Festival per tutti: cittadini e cittadine, professionisti, ragazze e ragazzi avranno l’occasione di confrontarsi e dialogare, partecipando agli incontri organizzati in collaborazione con tante associazioni del territorio come ANBI, Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, Legambiente Miranese e Kardiness Walking. Di particolare valore la presenza della Professoressa Martina Angela Caretta con la quale parleremo degli impatti (e rischi) sociali e di genere dei cambiamenti climatici, proseguendo poi con momenti di approfondimento storico, camminate nel paesaggio e con appuntamenti dedicati ai professionisti e al mondo agricolo per capire come pianificare il territorio ed efficientare l’uso della risorsa idrica. Dal globale al locale, dal passato ai giorni nostri, grazie a tante voci competenti, per costruire tutti assieme il futuro del nostro territorio”, conclude l’Assessora.

La Giornata Conclusiva

Aggiunge Alberto Gregio, esperto di navigazione a remi: “Nella giornata conclusiva del Festival l’associazione farà provare la navigazione nel bacino delle barche con piccoli kayak, una prima esperienza per molti”

Il Liceo Majorana – Corner al Festival dell’Acqua

Per i 60 anni dalla tragedia del Vajont, il 9 ottobre ci sarà una nuova rappresentazione della celeberrima orazione civile di Marco Paolini, affidata in questo caso agli studenti del Liceo Majorana.

Marco Duse, direttore artistico della compagnia teatrale ‘Farmacia Zooè’: “Marco Paolini ha individuato una scuola, il liceo Majeran – Corner di Mirano, per portare in scena la ri-edizione del suo spettacolo sul Vajont per i 60 anni dalla tragedia. La scuola ha poi contattato noi, come professionisti del teatro, per l’allestimento dello spettacolo. 18 gli adolescenti in scena in questa riscrittura e riadattamento di un lavoro che prevede, oltre al testo di Paolini, una integrazione sulla base di alcuni studi. Questo con l’uso della multimedialità, quindi l’uso dei video e dell’espressione tramite l’immagine che sono tipici della nostra compagnia.

Dichiara poi l’Assessora alle politiche per l’istruzione e la cultura Maria Francesca Di Raimondo: “Un Festival dell’Acqua ricco di momenti di riflessione culturale e che vede il coinvolgimento straordinario del Liceo “Majorana – Corner” nel quadro di una progettazione condivisa di grande respiro. Una partecipazione, quella di studenti e docenti, che conferisce ulteriore valore all’impronta di questo festival, votato in maniera esplicita alla revisione critica del passato e del presente, con uno sguardo attento rivolto al futuro e alle nuove generazioni.”

Leggi Anche: La Mirano Segreta di Marco Tagliaro

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